Situazione caldo per la metà di luglio al nord-ovest

Ritratto di Conrad
Pubblicato Sabato, 7 Luglio, 2012 - 15:31 da Stefano "Conrad" Massini

In questi giorni media e siti internet meteo hanno puntato l’attenzione in maniera probabilmente un po’ troppo enfatica su una considerazione abbastanza ovvia, ovvero che a luglio fa caldo.

In questo approfondimento ci poniamo qualche domanda piú precisa, ovvero se queste ondate calde sono straordinarie o addirittura storiche come qualcuno ha segnalato e verificheremo in particolare la situazione per il nord-ovest per i prossimi giorni, in modo da comprendere cosa dobbiamo attenderci dal prosieguo di luglio.

La prossima risalita dell’ormai superstar anticiclone africano avrá grossomodo la medesima struttura barica rispetto delle precedenti ondate calde che hanno interessato la fine di giugno.

Vediamola su carta.

Come in un rapporto causa effetto, abbiamo 3 ondulazioni pronunciate che caratterizzano la situazione e ne determinano tra loro le conseguenze: un anticiclone delle azzorre che abbastanza inusualmente in estate rimane in aperto atlantico, determinando un ondulazione di bassa pressione atlantica in Inghilterra (dove le piogge trorrenziali stanno generando diversi danni) che a sua volta é la causa principale della risalita da sud dell’anticiclone africano.

Questa configurazione è quindi motore della risalita delle masse calde sul centro sud italiano e sulle zone balcaniche.

Meno colpito risulta invece il nord-ovest dove le masse d’aria non riescono a sfondare. Se quindi le zone del centro sud Italia vedranno nei prossimi giorni caldo africano unito a umiditá (pessimo connubio per le temperature percepite) con temperature vicine ai 40 gradi, diversa invece la situazione per il nord, nord-ovest in particolare, dove le temperature aumenteranno ma senza arrivare a picchi inusitati per la stagione estiva (28-32 gradi a seconda delle zone).

Le temperature saranno lievemente sopramedia lungo la costa, anche se l’umiditá sempre abbastanza alta aumenterá la condizione di disagio, soprattutto nelle zone non soggette alla brezza marina (le zone interne) e nelle grandi cittá, per via anche delle particelle inquinanti e dei palazzi che acquiscono la sensazione di caldo.

La prova del nove di quanto detto fino ad ora é rappresentata dal diagramma a spaghi visualizzato di seguito, spiegato dalle note nell’immagine stessa.

Per quanto riguarda le condizioni meteorologiche, anticiclone é sinonimo di bel tempo e di sole, ci attendiamo quindi cieli sereni o al massimo con qualche velatura pomeridiana per tutta la settimana prossima.

Spingendosi piú in lá nell’analisi, il caldo permarrá fino almeno a giovedí, dopo di che masse d’aria da occidente porteranno un po’ piú di fresco.

Per concludere la nostra analisi ci poniamo una ulteriore domanda: con quali configurazione invece il caldo rischia di colpire in maniera diretta le nostre regioni? Un esempio lo possiamo trovare dagli archivi del sito di meteociel, trasportandoci col tempo nell’anno horribilis per quanto riguarda il caldo africano, il 2003.

Un paragone tra queste due carte di seguito e le prime due di questo approfondimento sintetizza la diversità delle due condizioni.

In ogni caso per ora sembra che la forte ondata calda che sta attanagliando il meridione difficilmente troverà la forza per risalire verso l’Europa Centrale.

Monitoreremo costantemente la situazione nelle prossime news.