Prefrontale pericoloso e intenso fronte a seguire: una domenica da monitorare
Data la complicata situazione che potrebbe risultare potenzialmente pericolosa specie per noi liguri e successivamente anche altre aree del Nord Italia, abbiamo deciso di redigere una breve news con la possibile dinamica descritta dai modelli numerici meteorologico per le prossime ore.
La dinamica non è esattamente delineata nei minimi particolari ma abbiamo un’idea della possibile evoluzione tra la prossima notte e tutta la giornata tra oggi 7 settembre e domani 8 settembre 2024.
È necessario iniziare questa breve disamina con una premessa, per rendere l’idea delle difficoltà previsionali finora riscontrate, sia dai modelli previsionali che dagli stessi addetti ai lavori.
Il presupposto da anteporre ad ogni previsione del caso è che i modelli meteorologici sono al momento abbastanza discordanti sull’esatta dinamica, mentre per le tempistiche ci sono maggiori certezze: il clou del matempo dovrebbe manifestarsi tra la prossima notte e la mattinata di domani, domenica 8 settembre, con la fase prefrontale, successivamente registreremo l’entrata del fronte vero e proprio, una seconda fase più movimentata in termini di areale coinvolto e fenimeni spalmati in maniera più democratica (anche se rimangono le aree maggiormente colpite).
Tutto ciò rende evidente i limiti dei modelli che abbiamo a disposizione che trovano una grande difficoltà ad inquadrare l’esatta dinamica del peggioramento. Questo anche a causa dele condizioni inusuali e, in pratica nuove, per i nostri lidi:
- un mare eccessivamente caldo o meglio bollente, “carico a pallettoni” per la stagione autunnale, che per altro è iniziata da una settimana, dal punto di vista meteorologico. Energia da vendere sia in mare, proprio grazie alle elevate temperature dell’acqua, sia sulla terraferma dove abbiamo registrato valori termici fuori range statistico, non solo in Liguria ma un po’ ovunque.
- un autentico fiume di PW (precipitable water = acqua precipitabile), un indice meteo che rappresenta la “profondità dell'acqua” in una colonna atmosferica, se tutta l'acqua in quella colonna fosse precipitata sotto forma di pioggia, misurata in millimetri o pollici (fonte: en.wikipedia.org/precipitable water).
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Figura 1.1-2: (1) Temperatura superficiale dell’acqua marina nel bacino del Mediterraneo, mediata su 7 giorni, con punte fino a oltre +30/32°C nel Mediterraneo centro-orientale. Fonte: www.lamma.toscana.it/temperatura-del-mare; (2) valori molto elevati di acqua precipitabile previsti all’ora di pranzo di domani, 8 settembre 2024. Fonte: www.lamma.toscana.it/acqua precipitabile.
Perno di questo peggioramento è la goccia fredda che giovedì 5 è andata a isolarsi ed è gradualmente discesa dalle Isole Britanniche verso il Mediterraneo, determinando condizioni fortemente instabili sul Centro-Nord Italia e non solo, con accumuli di pioggia fino a 200/270 mm in 24 ore: 269.2 mm a Perosa Argebtiba nel Torinese, 177.2 mm ad Albenga – Isolabella, nel Savonese, e oltre 150 mm nel Milanese le aree maggiormente colpite dal maltempo, dagli allagamenti e danni.
Ancora lei è andata a stazionare nei pressi della penisola iberica, sopra al Golfo di Biscaglia. Dopo un paio di giorni di apparente calma dalle nostre parti, è amcora capace di instabilizzare buona parte del vecchio continente e creare i presupposti per locali alluvioni lampo e criticità potenzialmente importanti.
Gli aggiornamenti sono pessimi, specie per quanto concerne la notte su domenica (la prossima notte) e a seguire con il passaggio frontale di domani.
La previsione è abbastanza caotica poiché, se andiamo nel dettaglio, non tutti i modelli sono concordi sulla stessa dinamica ma possiamo delineare una più probabile evoluzione delle prossime ore:
- Nella prossima notte, già prima di mezzanotte, avrà inizio la fase “prefrontale” che darà origine a temporali autorigeneranti (cosiddetti “V-Shaped” ovvero con la tipica forma a V; vedi nostro articolo sul sito I temporali autorigeneranti, cosa sono? su questa tipologia di temporali, ricondiviso anche sul portale della Treccani) via via più pericolosi.
È infatti la fase prefrontale quella più rischiosa per noi: indicativamente dovrebbe partire attorno alla mezzanotte e insistere fino alla mattinata.
Per alcuni modelli dovrebbero nascere sul mare, come marittimi e interessare maggiormente l’area del promontorio di Portofino verso il Tigullio, per altri evolversi come orografici alle spalle di Genova, altri ancora partire dalla città di Genova e gradualmente andare a interessare il Golfo Paradiso e successivamente il Tigullio. Il problema è capire dove nel dettaglio avremo questi temporali: un minimo cambio dei venti e lo scenario cambia anche drasticamente, ad ogni modo le aree da monitorare (dove potranno scaricarsi ingenti quantità d’acqua in poche ore) sono principalmente le stesse: l’areale compreso tra il Genovesato, il Golfo Paradiso, il Promontorio di Portofino ed il Tigullio.
- Al mattino sono previsti ancora forti temporali meno organizzati con maggiore interessamento del corcondario del Promontorio di Portofino.
- Dal pomeriggio fino a sera è atteso il passaggio del fronte che porterà piogge e temporali in maniera più diffusa con fenomeni mobili in spostamento verso i settori centro-orientali e in successiva evoluzione alla Toscana, Emilia-Romagna e Nord-Est, dove saranno possibili temporali forti o addirittura violenti, con grandinate, downburst e possibili fenomeni vorticosi.
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Figura 2.1-6: Mappe degli accumuli orari di pioggia previsti dal modello AROME 12z nella notte tra sabato e domenica con interessamento di (1) Genova, (2) Golfo Paradiso e (3) Tigullio, in evoluzione verso levante, poi passaggio del fronte nel pomeriggio e verso la sera (4), e successiva evoluzione verso (5) Toscan, Emilia e (6) Nord-Est Italiano. Fonte: Fonte: www.meteociel.fr/modeles/arome
Scontata l’allerta arancione emanata da parte di Arpal, ma non concentriamoci troppo sui colori: l'importante è che ognuno segua le norme di autoprotezione (ad esempio ritirare le piante dai balconi prima e non durante il temporale), presti prudenza e si informi sugli aggiornamenti meteo.
A tal proposito visto che in molti ci chiedete spiegazioni o chiarimenti sul sistema di allerta ligure, al seguente link trovate un approfondimento dettagliato https://www.meteolanterna.net/approfondimenti/nuova-procedura-di-allerta-ligure.
Non sono esluse criticità anche importanti, allagamenti, frane, smottamenti e locali esondazioni dei rii minori, in generale su tutto il territorio compreso tra Genova e La Spezia.
Infine riportiamo alcune carte (gli ultimi run e quelli più piovosi) dei principali modelli ad alta risoluzione per rendere l’idea della differenza tra questi, oltre che tra uscite modellistiche dello stesso modello.
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Figura 3.1-8: Accumuli pluviometrici nelle 24 h per i modelli (1) Moloch-ECM 2.5 km, (2) Moloch-GFS 2.5 km, (3) WRF-ECM 3 km, (4) WRF-GFS 3 km, (7) ICON-D2 15z e Moloch dell’ISAC-CNR di Bologna 00 UTC. Run più pericolosi di Harmonie (uscita di giovedì) e di Arome 3z (uscita di stamattina presto). Fonti: www.lamma.toscana.it/modelli, www.meteociel.fr/modeles/arome e www.arpal.liguria.it/modelli-meteo.
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