Ponte di Weikoff, la porta del gelo verso l'Europa
Ponte di Weikoff e' il nome che viene dato a quella particolare configurazione sinottica in cui l'alta pressione delle Azzorre e l'alta pressione Russo-Siberiana tendono a convergere per poi incontrarsi alle alte latitudini, solitamente all'altezza della Scandinavia, creando una sorta di "ponte anticiclonico" (chiamato appunto Ponte di Weikoff) sotto al quale scorre in moto retrogrado (da est a ovest) un fiume di aria fredda o molto fredda, proveniente direttamente dalle steppe russe. Solitamente con questo tipo di configurazione tutta l'Europa centro Orientale piomba nel gelo e gli effetti si sentirebbero anche in Italia con nevicate da stau (sbarramento orografico) sul lato Adriatico e freddo intenso su tutta la penisola, anche se in Liguria, in un primo momento per lo meno, si tratterebbe di freddo secco, in quanto con correnti da Nord Est verrebbe a mancare completamente il contributo umido da Sud per favorire la genesi di nubi e precipitazioni.
Vediamo un esempio di Ponte di Weikoff:
Step 1: la formazione
Questa cartina del modello GFS (aggiornata alle ore 00 di Martedi 3 Dicembre 2013) si riferisce alla sinottica a larga scala per il giorno 9 Dicembre 2013; come vedete l'alta Pressione delle Azzorre è coricata sull'Europa centrale e tenta in tutti i modi di salire di latitudine verso la Scandinavia, mentre, migliaia di chilometri più ad est c'è l'Anticiclone russo.
In mezzo a questi due anticicloni un vero e proprio corridoio di aria polare determina un brusco abbassamento della temperatura negli stati dell'Europa Orientale, favorendo cosi la formazione di un'enorme serbatoio gelido nei bassi strati.
Step 2: L'incontro tra alta russa e alta delle Azzorre.
Ecco la cartina riferita a Giovedi 12 Dicembre: Il ponte di Weikoff si è formato.
Da notare la lunghissima lingua alto pressoria che, dall'oceano Atlantico si stende sulla Gran Bretagna, passando per la Scandinavia estendendosi fin verso il cuore della Russia. Questo è il ponte di Weikoff con il core posizionato proprio sulla Scandinavia, punto d'incontro tra l'anticiclone Azzorriano e il gelido anticiclone russo-Siberiano.
Step 3: Retrogressione gelida.
Sul bordo inferiore del ponte alto pressorio è ancora presente il serbatoio gelido che si è venuto a creare nei giorni precedenti sull'Europa orientale a seguito dell'afflusso, ora interrotto, dell'aria polare di cui sopra abbiamo accennato.
L'aria gelida tende così a scivolare verso Ovest (moto retrogrado o antizonale) proprio perchè le correnti occidentali (quelle governate dalla rotazione terrestre) sono bloccate dalla vasta area anticiclonica (detta per l'appunto, anticiclone di blocco) e proprio per questo compiono il percorso più complesso, da Est a Ovest, ovvero contrario alla rotazione terrestre, non ricevendo più alcuna spinta dalla forza di Coriolis.
Tutto questo meccanismo fa sì che la massa d'aria fredda si riversi sullo stivale, con conseguente brusco calo termico, venti gelidi, giornate di ghiaccio in pianura e nevicate sui settori orientali della penisola.
In Liguria una configurazione del genere non porta quasi mai la neve in quanto soggetta a venti secchi settentrionali, ma non viene risparmiata dal calo termico. La neve nella nostra regione arriva nel 90% dei casi con perturbazioni in ingresso da Ovest-Nord Ovest e quasi mai da Est.
Nota bene: questo approfondimento NON E' DA INTENDERSI COME UNA PREVISIONE, bensi come un'approfondimento didattico nonostante le cartine siano riferite alla settimana a venire. Diciamo che questa è solo un'ipotesi da prendere decisamente con le pinze, i modelli la stanno in parte inquadrando da alcuni giorni ma è ancora presto per parlarne. Per ora prendetelo come puro approfondimento didattico, nei prossimi giorni valuteremo meglio cosa ci riserverà la seconda decade di Dicembre.
Alla prossima...
Daniele Gori
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