Nuova procedura di Allerta ligure
Il giorno 15 Ottobre 2015, sono entrate in vigore le nuove procedure di allerta applicabili su tutto il territorio ligure.
Il vecchio sistema basato sui numeri, che identificava le emergenze in allerta 1 e allerta 2 rispettivamente dalla meno alla più grave, è stato sostituito da una codifica basata sui colori, allineando di fatto la Liguria al resto d’Italia e dell’Europa.
FIGURE COINVOLTE
La principale novità del nuovo sistema, oltre che la codifica numerica, si riscontra nella separazione degli effetti dei “TEMPORALI” e delle “PIOGGE DIFFUSE” (che vedremo in seguito), mentre rimane invariato il ruolo delle figure coinvolte nella gestione delle emergenze:
- ARPAL gestisce per conto della Regione Liguria il Centro Funzionale Meteo-Idrologico di Protezione Civile della Regione Liguria (CFMI-PC), che ha il compito di “effettuare le previsioni e il monitoraggio meteo idrologico su territorio regionale, producendo opportuna messaggistica riportante le valutazioni di criticità meteo-idrologica”. E’ quindi l’ente che, emanando i bollettini di “attenzione” e “avviso” relativi a condizioni di maltempo avverso, rappresenta il primo ingranaggio del sistema di allertamento.
- Il Settore Protezione Civile ed Emergenza della Regione Liguria (PC-RL): riceve i bollettini dell’ARPAL e in base a quanto contenuto al loro interno, decide se emanare un MESSAGGIO DI ALLERTA da trasferire ai vari prefetti e alle altre strutture operative. E’ anche l’ente a cui spetta la gestione delle emergenze a livello regionale, in coordinamento con le atre strutture di protezione
- ll Prefetto: riceve i messaggi regionali, li trasmette ai Comuni della Città Metropolitana e attiva, qualora necessario, il coordinamento dell'emergenza a livello intercomunale.
- Il Sindaco è l'autorità comunale di protezione civile e sulla base del Piano Comunale di Emergenza, informa la cittadinanza, attiva i presidi territoriali ed espleta le attività di prevenzione, soccorso e superamento dell'emergenza eventualmente coadiuvato dai livelli provinciale e/o regionale.
- I Cittadini, adeguatamente informati dal Sindaco e dagli organi di stampa e network locali, devono seguire le prescrizioni e mettere in atto le misure di autoprotezione.
ZONE DI ALLERTAMENTO
Anche le ZONE DI ALLERTAMENTO individuate col il vecchio sistema non hanno subito modifiche, individuate in base a condizioni climatiche omogenee e appartenenza a bacini idrografici di vario livello di importanza.
Vengono quindi identificate 5 zone, come da immagine sottostante.
Zona A - Bacini Liguri Marittimi di Ponente: comprende tutto il territorio della provincia di Imperia e i comuni del versante ligure della provincia di Savona fino a Capo Noli.
Zona B - Bacini Liguri Marittimi di centro: si estende interessando tutti i comuni del versante marittimo da Capo Noli fino al promontorio di Portofino.
Zona C - Bacini Liguri Marittimi di Levante: si sviluppa su tutto il territorio della provincia di La Spezia e sul versante marittimo della provincia di Genova fino al promontorio di Portofino.
Zona D - Bacini Padani di Ponente: ingloba tutti i comuni che sono orientati verso il versante padano della provincia di Savona.
Zona E - Bacini Padani di Levante: abbraccia i comuni orientati verso il versante padano della provincia di Genova.
All’interno di queste macroaree, sono identificate delle zone “particolari”, considerate a vulnerabilità maggiore:
- Comuni costieri
- Tracciati autostradali.
Per quanto riguarda i comuni costieri, intesi come quei comuni con uno sbocco sul mare, oltre che gli effetti del moto ondoso, in caso di allerta nivologica vengono previste azioni di mitigazione delle emergenze maggiori rispetto a un comune dell’interno, perché solitamente i comuni costieri hanno una densità abitativa maggiore e sono “meno abituati” a vivere nevicate anche di debole intensità.
I tracciati autostradali, spesso attraversano zone impervie e di difficile accesso, ma possono essere fondamentali vie di transito in caso di situazioni di disagio: il loro malfunzionamento può ripercuotersi sulla viabilità ordinaria e rallentare la “macchina dei soccorsi”. E’ quindi fondamentale che siano soggette a procedure e interventi prioritari per garantirne un livello minimo di efficienza anche in caso di maltempo.
Per una classificazione completa di ciascun comune della Liguria, è possibile riferirsi al seguente PDF.
LA CLASSIFICAZIONE DELLE ALLERTE E LE NOVITA'
Dopo queste note introduttive, ma di fondamentale importanza per capire il sistema di allertamento ligure, è possibile entrare nel dettaglio del nuovo sistema.
Le allerte vengono classificate in due grandi categorie:
- Idrogeologica/idraulica
- Nivologica
La prima categoria a sua volta prevede una distinzione tra “piogge persistenti” e “temporali”.
La ragione di questa divisione nasce dal fatto di avere una valutazione del rischio per i fenomeni purtroppo sempre più frequenti delle “bombe d’acqua” o più tecnicamente “autorigeneranti”. Questi fenomeni spesso colpiscono aree limitate ma con effetti molto intensi causati in un intervallo di tempo più o meno limitato. Questo livello di allerta intende, quindi, dare una misura della probabilità che si possano verificare questi fenomeni all’interno di un’area di allertamento, con effetti via via più intensi a seconda della gravità del colore.
I livelli di allerta identificati dai colori per le allerte idrogeologica/idraulica, variano quindi in base al tipo di fenomeno meteo previsto:
Il colore Verde non corrisponde sempre a un totale assenza di rischio, ma a una bassa probabilità, a cui corrispondono “Eventuali danni locali”
- Gli scenari di rischio legati alle allerte Gialle sono relativi a ingrossamenti di fiumi e innalzamenti di livello di grandi Bacini e problematiche limitate ai medi e piccoli (esondazioni localizzate, smottamenti , colate di fango).
Nel caso di temporali si hanno problematiche legate alla difficoltà di localizzare i fenomeni più intensi.
I conseguenti “Effetti e danni” sono rappresentati da occasionale pericolo per la sicurezza delle persone con possibile perdita di vite umane per cause incidentali.
Sono intensi quindi anche tutti quegli effetti che riguardano danni a strutture, temporanee interruzioni di vie di comunicazione, allagamenti di sottopassi e aree depresse. - Il livello “Arancione” prevedono scenari di rischio più estesi e riguardanti aree territoriali rispetto al livello giallo, con problematiche più importanti anche a bacini di grandi dimensioni.
Per i temporali si inizia a identificare l’aspetto di stazionarietà, che comporta quindi una estensione del tempo a cui una determinata zona rimane sottoposta a un temporale di forte intensità.
Il danno che deriva dal livello Arancione è pericolo per la sicurezza delle persone con possibile perdita di vite umane per cause incidentali.
E’ importante evidenziare come sia eliminato il carattere “occasionale” del pericolo, a un qualcosa di più presente. - Il livello più alto del sistema di allerta è il colore “Rosso”.
L’estensione dei danni è prevista su ampie porzioni di territorio su cui insistono problematiche diffuse e particolarmente critiche (piene ed esondazioni di grandi bacini, smottamenti e frane estese, interruzione di vie di comunicazione primarie) a cui viene associato un grave pericolo per la sicurezza delle persone con possibili perdite di vite umane.
Un fattore da evidenziare, è la mancanza del livello “Rosso” per i temporali: in pratica manca il “grave pericolo”, o meglio, viene fatto confluire nella categoria delle piogge persistenti, perché legati all’idea che per fenomeni così gravi, si perda l’effetto locale dei disagi e quest’ultimi vengano estesi a una zona più ampia.
Le allerte nivologiche prevedono sempre 4 colori base, ma identificano scenari e rischi differenti rispetto a quelle idrogeologiche/idrauliche:
In particolare le emergenze per neve identificano la quantità di precipitazione previste e la possibilità di gelate diffuse, e come effetti e danni valutano il tempo in cui si prevede che le vie di comunicazione possano essere interrotte a causa dell’accumulo.
CI sono poi una serie di eventi meteorologici che non sono associati a una allerta specifica, ma che sono significativamente importanti da essere evidenziati durante i bollettini previsionali.
Anche perché in alcuni casi possono contribuire ad amplificare gli effetti di una allerta nivologica o idrogeologica/idraulica.
LA COMUNICAZIONE DELLE ALLERTE
Ora che sono stati spiegati tutti i vari fattori che fanno parte del sistema delle allerte, è importante capire in che modo la popolazione riceverà le necessarie comunicazioni.
Nella figura sottostante è riportata una cartina della Liguria con le varie zone di allertamento, e i livelli di allerta previsti.
A destra della cartine è riportata una tabella riepilogativa dei fenomeni meteo previsti: le prime tre colonne riportano quelli che possono generare allerte, le rimanenti tre riportano quelli significativi.
Nel caso in esame sul settore C (levante ligure grosso modo), sono previste precipitazioni diffuse ma non tali da giustificare alcuna allerta.
E’ importante evidenziare che durante un singolo evento potrebbe esserci la possibilità di vedere due livelli di allerta idrogeologica/idraulica differenti nella stessa zona di allertamento: potrebbe accadere infatti che una perturbazione possa portare piogge diffuse in quantità elevata (allerta Arancione), con una probabilità moderata di fenomeni temporaleschi forti (allerta Gialla), oppure che anche con piogge diffuse limitate (allerta Gialla), vi sia una alta probabilità di temporali forti e persistenti (allerta Arancione).
Occorre quindi familiarizzare con i nuovi codici e capire i vari colori a che pericolo corrispondano, in modo tale da prevedere le misure di autoprotezione idonee in ogni situazione.
Per quanto riguarda i divieti e le misure adottate dai vari comuni durante le allerte, valgono le seguenti indicazioni:
- col Verde nessun problema, le attività possono proseguire senza timore.
- Con il Giallo (paragonabile al vecchio avviso di maltempo ) non sono previsti divieti di alcun tipo. In ogni caso ogni cittadino ha l'obbligo di tenersi informato perchè i fenomeni meteo possono evolvere molto velocemente comportando chiusure temporanee.
- Dall'allerta Arancione iniziano i primi divieti, come accadeva con la vecchia allerta uno: a Genova ad esempio rimarrebbero chiuse la scuola Govi in via Pinetti e i mercati settimanali di via Tortosa a Marassi e di via del Costo a Sestri Ponente oltre che il sottopasso di piazza Montano a Sampierdarena. l Comuni avranno la possibilità di decidere eventuali altri divieti o chiusure di strade in base all'evolvere della situazione.
- L'allerta Rossa corrisponde di fatto alla vecchia allerta due: scuole chiuse, mercati rionali sospesi, divieto di disputare partite di calcio e chiusura degli impianti sportivi. Possono inoltre essere evacuate abitazioni o locali semiinterrati nelle zone a rischio.
(Immagini tratte dal sito internet http://www.allertaliguria.gov.it/
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