Analisi sull'autunno 2015 e prospettive sull'inverno 2015: cambierà la situazione?

Ritratto di Conrad
Pubblicato Venerdì, 18 Dicembre, 2015 - 13:34 da Stefano "Conrad" Massini

L'inverno 2015-2016 è ormai alle porte, ma del freddo non c'è traccia, almeno in Italia. 

Diamo uno sguardo generale analizzando e cercando di capire perchè questo autunno è stato così caldo e poco piovoso.

Inoltre daremo uno sguardo previsionale sul lungo periodo per capire se ci sono segnali di cambiamenti.

INVERNO OK, MA L'AUTUNNO?

La situazione attuale è figlia anche dell'autunno appena trascorso e che sta volgendo al termine.

I dati parlano chiaro, questo novembre (ma l'intero autunno) è stato caratterizzato da temperature sopramedia (2°-3° di anomalie positive secondo i dati LAMMA della carta qui sotto) e con precipitazioni praticamente nulle, se si escludono le piogge localizzate generate principalmente dall'umidità.


Anomalie temperature LAMMA, 2°-3° sopra media

Il grafico Arpal delle piogge su Genova negli ultimi 15 giorni è una tavola da biliardo, e le uniche piogge sono state dovute principalmente a flussi umidi localizzati, non certo a perturbazioni foriere di grossi accumuli.

PERCHE' NON ABBIAMO AVUTO L'AUTUNNO 2015?

Le perturbazioni autunnali che arrivano quasi sempre dall'Atlantico sono state bloccate dall'alta pressione, il famoso Anticiclone delle Azzorre che, quando proteso verso l'Europa, rende impossibile lo svilupparsi dei centri depressionari che portano le precipitazioni.


Alta pressione sull'Europa meridionale, precipitazioni solo nel Nord Europa.

Le poche perturbazioni che sono riuscite, almeno a ottobre, a scalfire la forza della struttura anticiclonica, hanno quasi sempre interessato il sud Italia, generando non pochi problemi in particolare in Calabria.


Ciclone mediterraneo al sud, Nord Italia risparmiato

Se la dinamica che ha visto le piogge colpire soprattutto il Sud Italia è più frutto del caso, discorso più ampio è possibile fare per quanto riguarda l'incidenza dell'alta pressione sulle nostre latitudini, soprattutto per quanto riguarda il mese di novembre.

Questa grande differenza climatica rispetto ai piovosi ultimi inverni, è da ricercare anche in una forte anomalia delle temperature dei mari nell'Oceano Pacifico, che ha cambiato totalmente il clima in Australia e in Sud America

Stiamo parlando del famoso El Nino, un surriscaldamento anomalo delle temperature del Basso Pacifico che potrebbe aver influito anche sul comparto Atlantico, determinando un aumento dell'incidenza della corrente a getto e quindi una forza maggiore delle aree anticicloniche legate all'Anticiclone delle Azzorre.

La striscia "rossa" sul Pacifica identifica l'anomalia positiva di temperature marine, ovvero El Nino, di 4.50° più calda della media.

A questo, non dimentichiamo, possiamo aggiungere una considerazione poco scientifica ma frutto più della statistica e dell'esperienza: è normale dopo anni di stagioni autunnali con precipitazioni sopramedia imbattersi in un autunno "diverso", la natura infatti, nonostante l'uomo, tende sempre a livellare le situazioni estreme. 

DOPO L'AUTUNNO APPENA VISSUTO, QUALI SONO LE STIME SULL'INVERNO?

Veniamo alla parte previsionale.

  • Fino a Natale la situazione non cambierà: temperature sopramedia, nessuna perturbazione in vista. Ma poco sole in Liguria, nubi di mare (maccaja) tenderanno ad interessare soprattutto i settori centrali (attendibilità 70%).
  • Dopo Natale alcune analisi vedono una temporanea apertura di flussi più umidi (30%) con qualche perturbazione in arrivo, ma, se confermata, sarà una situazione estemporanea, non un cambiamento.
  • Gennaio: le previsioni NOAA mostrano un gennaio con valori termici ancora sopra media su tutta Europa, che lascia immaginare una situazione governata dalle alte pressioni, almeno nel comparto meridionale europeo.

    La carta delle precipitazioni rende ancora più palese la cosa: precipitazioni sopramedia nel nord dell'Europa, sotto media a sud della Francia, segno proprio del passaggio delle piogge a nord e di un pattern anticiclonico a sud.

    Queste proiezioni hanno un basso indice di attendibilità ed essendo elaborate su base mensile non possono individuare periodi più freddi e piovosi di breve durata. Altre elaborazioni mostrano un Gennaio con precipitazioni e temperature nella media. Come sempre le previsioni sul lungo periodo vanno prese con le pinze.

In attesa di un cambio circolatorio, che le carte sul lungo periodo non possono individuare con sufficiente grado di attendibilità, lo ricordiamo, ecco i frutti di questo tardo autunno: nella webcam di Limone Piemonte un desolante panorama per sciatori e addetti ai lavori, senza dimenticare che il caldo anomalo sta creando non pochi problemi anche ai ghiacciai delle Alpi.