Alluvione del 1970 a Genova
Uno degli eventi che più resteranno nella memoria di tutti i liguri e in particolare di noi genovesi è sicuramente l'alluvione che colpi' il capoluogo tra il 7 e l 8 ottobre 1970 : un evento improvviso , talmente potente da far ingrossare i fiumi in poco tempo e causare morte e distruzione , anche se l'incuria e la poca attenzione verso l'ambiente acuirono certamente gli effetti di questa sciagura.
Prima di toccare nel dettaglio le caratteristiche salienti di questa triste pagina di storia regionale , immergiamoci un momento nella situazione climatica dei mesi precedenti , poichè non si tratto' di una isolata perturbazione ma piuttosto di una vera e propria concatenazione di eventi .
Il Settembre 1970 fu caratterizzato da un'ondata di caldo anomala per il periodo , con una rimonta subtropicale che arrivo' a lambire addirittura la Scozia , con isoterme di circa +15° a 850hpa (circa 1500 metri) : di norma questi valori si registrano in tarda primavera , e questo lungo periodo siccitoso contribui' notevolmente ad aggravare la situazione idrogeologica del genovesato , rendendo aridi e instabili i letti dei fiumi e i crinali .
Il periodo caldo sembrava non avere tregua e verso la fine del mese una nuova rimonta calda , questa volta di matrice azzorriana , si abbattè sulla nostra penisola spaccandola climaticamente a metà : al nord proseguiva un periodo caldo e "asciutto" , mentre al sud per via di apporti di aria piu' fresca si ebbero diversi episodi piovosi di rilievo .
Intanto , con l'avvento del mese di Ottobre una rimonta dell'altopressione azzorriana verso nord provoco' la ricaduta di aria fredda verso quelle zone in cui si erano susseguite continue ondate di calore : il tassello fondamentale inoltre fu la formazione di una bassa pressione sulla penisola iberica che contribui' a "spostare"da sud proprio verso il Golfo di Genova una notevole quantità di aria umida che si era formata a seguito dell'avvenzione tra l'aria fredda di matrice artico marittima e l'aria calda che da mesi persisteva in quota ; la direzione della massa d'aria e la particolare conformazione orografica della Liguria con i monti subito a ridosso della costa contribuirono a far convergere sulla città di Genova una quantità impressionante di pioggia e in poco tempo i torrenti esondarono provocando morte e distruzione in tutti i quartieri , a partire inizialmente da Voltri per estendersi poi fino a tutta la città .
Situazione al 4 ottobre 1970 , con l'irruzione di aria artico marittima diretta verso la Francia occidentale e la Spagna , che darà il via alla formazione dell'intensa perturbazione .
Situazione al 7 ottobre alla quota di 850 hpa , con la "curva" dell' anticiclone azzorriano che abbraccia il Nord Ovest italiano con temperatura di circa 10° a quella quota
Le cifre del rateo di pioggia che cadde nell'arco di questi due giorni sono impressionanti e costituiscono ancora oggi un (triste ) primato non solo a livello locale ma anche nazionale :
si stima che sulla costa caddero circa 500 mm di pioggia , mentre a Bolzaneto , in Valpolcevera ,addirittura 948 !
Inoltre , è triste constatare come questa tragedia potesse essere in parte evitata o comunque limitata se si fosse provveduto alla normale manutenzione degli alvei dei torrenti e una piu' attenta pianificazione urbanistica . Oggi fortunatamente grazie a numerose realtà , una su tutte il CMIRL (Centro Meteo Idrologico della Regione Liguria) , siamo in grado di prevedere con tempestività eventi di tale portata e grazie ad interventi urbanistici mirati sono stati fatti grandi passi in avanti verso una piu' accorta gestione del suolo .