13-14 settembre 2015 - Rischio alluvione a Genova e Recco. Dinamica e piogge cumulate

Il 13 e 14 settembre si è avuto un episodio meteorologicamente molto intenso che andiamo a ripercorrere anche grazie alle segnalazioni in tempo reale del servizio Meteolanterna Live! da parte dello staff e dell'attivissima community (che potete leggere integralmente a questo link per il 13 settembre e a questo per il 14 settembre)

MATTINA DEL 13 SETTEMBRE, PASSAGGIO PERTURBATO FORTE MA NON STAZIONARIO

Già nel corso della mattinata un passaggio perturbato ha interessato da ponente a levante tutta la Liguria. Si è trattato, salvo piogge intense durante le prime ore del giorno all'interno del savonese, di un nucleo mobile che ha attraversato tutta la regione. 

I nuclei "viola" del temporale scorrono da ovest verso est su tutta la Liguria

La non stazionarietà del temporale non ha creato grossi problemi, anche se solo 1 ora di forte pioggia ha generato disagi, soprattutto a Genova.

Sottobasso Brin a Genova Certosa

SERATA, LA SITUAZIONE PRECIPITA SUL TIGULLIO

La sera era previsto un nuovo peggioramento e puntualmente è avvenuto. La zona interessata è quella compresa tra Sori, Recco e Chiavari e soprattutto immediato entroterra.

Dalle 20 alle 23 un temporale autorigenerante si "incastra" a ridosso del Promontorio di Portofino. Nell'animazione radar di seguito, si nota come il rosso del forte temporale rimane immobile per più di 2 ore.
Il "rosso" del temporale dal mare verso il Tigullio e poi si ferma autorigenerandosi a partire dalla punta sul mare

La forza e della stazionarietà del temporale ha avuto effetti visibili soprattutto a Recco dove il Torrente Recco ha seriamente rischiato di esondare, e a Carasco dove l'Entella ha creato problemi.

Recco

ACCUMULI SUL TIGULLIO

Vi mostriamo di seguito i grafici pluviometrici Arpal con gli accumuli avutasi durante l'evento.

NOTA BENE: Ricordiamo che gli accumuli pluviometrici si misurano in millimetri.

Per fare la conversione in litri occorre considerare che, per esempio:

• 200 mm equivale a dire che su un'area di 1 metro quadrato in quella determinata località sono caduti 200 litri di pioggia.
• Se si posizionasse quindi al suolo un contenitore con una apertura di 1 metro quadro, si troverebbero all' interno 200 litri (133 bottiglie da 1,5 litri per capirsi). 

Dalle centraline Arpal vi mostriamo gli accumuli di Camogli.

Come sempre gli accumuli maggiori si sono avuti nell'entroterra, qui Croce Orero.

NOTTATA, IL TEMPORALE SALE VERSO GENOVA E SI AUTORIGENERA IN VAL BISAGNO

Con una dinamica assai simile a quella dell'alluvione del 4 novembre 2011, il nucleo temporalesco sale verso nord e si "incastona" in Val Bisagno autorigenerandosi in mare.

Animazione radar con il nucleo autorigenerante su Genova (ultimo scatto alle ore 01.15).

Il temporale ha una durata compresa tra le 23 alle 03 e ingrossa in maniera estremamente repentina i torrenti dei qurtieri di centro-levante del Capoluogo. Solo per poco i fiumi rimangono negli alvei, anche se gli allagamenti in città non si contano.

Bisagno

ACCUMULI SU GENOVA E RELATIVO ENTROTERRA

Sempre dalle centraline Arpal, mostriamo i grafici con i dati pluviometrici. 

Come sempre in questi casi sono altissimi gli accumuli a Genova considerando che è una città costiera e le precipitazioni sono tutte provenienti dal mare.

Qui sotto le centraline dell'entroterra, come sempre molto più alte in quanto a accumuli.

Infine qui sotto una considerazione riguardo alla estrema limitata estensione geografica del temporale: se Torriglia ha avuto 215 mm di pioggia, Busalla, poco più a ovest, solamente 20 mm. Meno di un decimo.

Questo dato è comprensibile guardando il nucleo "rosso" sul radar poco sopra mostrato, la sua stazionarietà infatti determina piogge alluvionali e poco lontano precipitazioni assenti.

Per riassumere quanto mostrato nell'approfondimento qui sotto mostriamo la carta accumuli Arpal dalle 12 di domenica 13 alle 12 di lunedì 14 settembre.