Stati Uniti "roventi" d'America

Ritratto di lorescienza.97
Pubblicato Lunedì, 21 Giugno, 2021 - 21:20 da Lorenzo Mario "lorescienza.97" Bozzo

Come probabilmente avrete già sentito al telegiornale o in qualche altro mezzo di comunicazione, le scorse settimane sono state "roventi" negli USA, in particolare quelli occidentali.

Spesso in estate gli stati occidentali del Nord America superano soglie molto elevate di temperatura, anche oltre i 45-50°C, soprattutto nelle aride terre della California e del Nevada.

Qui si fa davvero difficoltà a scendere sotto i 30°C anche di notte, qui ci sono i record mondiali di temperatura, con in testa la temperatura più alta registrata ufficialmente sulla superficie terrestre: +56,7°C (ovvero 134°F) del Death Valley National Park (California) nel mese di luglio, nell’estate del 1913.

Già diverse settimane fa si era superata con largo anticipo la soglia dei 50°C, ma solo lo scorso giovedì 17 giugno 2021 si è raggiunta la soglia dei +53,3°C (128°F), indovinate un po’, proprio nella Death Valley (CA), determinando un nuovo record per il mese di giugno, detenuto dalla stessa “Valle della Morte” (giugno 1917).

Report dei record battuti in Nevada e California, il 17 giugno 2021, dal portale statunitense del NOAA.

Altro valore record da menzionare, sempre registrato giovedì scorso, si è raggiunto a Palm Springs (CA) con gli strabilianti 123°F (+50,6°C), sfondando i precedenti record di giugno 2013, 2016, 2017 (122°F) ed eguagliando quelli assoluti di agosto 1993 e luglio 1995.

Report di altri record battuti in California, il 17 giugno 2021, dal portale statunitense del NOAA.

Per quanto riguarda le temperature minime, quella più bassa il 18 giugno scorso è stata registrata alla stazione di Stovepipe Wells nella ormai pluri-menzionata Death Valley (CA), con una minima notturna di ben +40,6°C (105°F), determinando così la notte di giugno più calda della storia degli USA

Inutile dirlo, quella notte chiunque abbia soggiornato da quelle parti non deve aver passato una notte piacevole!

A questo punto vi sarete domandati: perché si stanno superando queste soglie storiche apparentemente imbattibili?

Ebbene, la causa di tutto ciò si può indirizzare in una massa molto estesa (diverse centinaia di km in estensione N-S) di aria calda, che spinge con forza dal Tropico del Cancro (per gli abitanti del Nord America, nell’emisfero boreale) verso nord, stazionando per più giorni nelle aree desertiche dell’entroterra californiano, e facendosi strada fino al confine USA-Canada.

Negli ultimi decenni, in particolare, queste masse d’aria sono riuscite a farsi largo sempre più facilmente verso gli “States” più favorevoli ad esserne coinvolti, quelli appunto con grandi distese continentali e aridissime aree desertiche, in cui i valori di umidità estivi spesso sono <10-20% (e menomale diciamo, se no sapete che caldo afoso sarebbe).

Sarà per il cambiamento climatico antropico o per qualche altra ragione radicata nelle caratteristiche di questa zona impervia e dal clima che è un eufemismo chiamare estremo, ma qui la temperatura a 850 hPa (mediamente il valore a 1500 m s.l.m. che ci dà più indicazioni sulle temperature al livello del mare) supera ormai sempre più la soglia dei +35°C, corrispondente ai +50°C al livello del suolo, come si può constatare nella figura sottostante.

Quanto detto nei precedenti paragrafi ci mostra uno scenario già difficile dal punto di vista climatico all’inizio di questa estate che è appena iniziata e promette di farsi ricordare in futuro come una delle più calde mediamente a livello globale.

Commenti

Ritratto di fede94

Bravo Lorenzo bell'articolo! Sicuramente valori da capogiro Wacko


Ritratto di lorescienza.97

Grazie mille, Fede !

lollomb