Le ultime dai modelli: neve si? neve no?
Mai come in questi giorni di temperature rigide e sotto la media, appassionati di meteorologia ma soprattutto amanti della neve del nord ovest cercano di scovare dai modelli i minimi segnali nevosi per i prossimi giorni.
In rete o in televisione girano decine e decine di foto o filmati dall'Appennino abruzzese letteralmente sepolto dalla neve, paesi addirittura senza corrente elettrica o completamente isolati dal resto del mondo a causa della quantità ingente di neve. I nivofili più incalliti non fanno altro che invidiare chi riesce a godere dello spettacolo di vedere la neve che imbianca la propria città o paese d'origine, dandole quel tocco di magia che viene trasmessa solo a coloro che riescono ad apprezzare i fiocchi bianchi in tutte le loro sfacettature.
Ovviamente chi è d'accordo con quanto scritto sopra lascia i disagi in secondo piano, ma chiaramente tutti noi siamo consapevoli di quanto in effetti siano problematici cosi tanti centimetri di neve in una città come Chieti che ieri ne ha accumulati oltre 70 cm come testimoniano le fotografie qui sotto.
Foto dall'Abruzzo (fonte ANSA)
Ma cosa ci dicono i modelli? Arriverà la neve anche al nord ovest?
La risposta alla domanda è ancora molto aleatoria in quanto i modelli non sono ancora concordi sul vedere la formazione di una bassa pressione in posizione favorevole per imbiancare anche il nord ovest e quindi la Liguria; durante gli ultimi due giorni alcuni modelli hanno iniziato ad inquadrare la possibile formazione di un'ampia depressione a cavallo tra Sicilia e Sardegna in moto verso il Tirreno entro il prossimo weekend, la quale potrebbe (il condizionale è d'obbligo) attivare un richiamo più umido e instabile anche verso le regioni dell'Italia nord occidentale.
Occhi puntati dunque sul moto di tale depressione, occorre prima avere un'ulteriore conferma della sua formazione e successivamente valutare la traiettoria e la dinamica effettiva, perchè i casi che ad ora si potranno presentare sostanzialmente sono tre:
(1) La depressione non si forma e quindi niente neve, neanche al centro sud. (probabilità molto bassa o nulla)
(2) La depressione si forma e sale quanto basta per attivare il richiamo umido sciroccale sul nord ovest. (probabilità medio-bassa)
(3) La depressione si forma ma non sale a sufficienza rimanendo confinata sul basso Tirreno, attivando forti correnti di Levante / Grecale con conseguente situazione di sotto vento per la Liguria e neve confinata sui rilievi appenninici di levante (come sta accadendo oggi). (probabilità medio-alta)
Modello GFS - Pressione al suolo prevista per domenica 22 gennaio
E le temperature?
Tra ieri e oggi (17 gennaio) è stato raggiunto il picco del freddo a 850 hPa (quota corrispondente a 1400 metri circa), da oggi le temperature in quota tenderanno a salire progressivamente ma ci vorranno almeno 6-7 giorni per raggiungere nuovamente le medie del periodo. Al suolo continuerà a fare molto freddo, anzi, non escludiamo un'ulteriore diminuzione dei valori massimi nei prossimi giorni a seguito della stratificazione della massa d'aria fredda nei più bassi strati dell'atmosfera.
Quindi farà freddo insomma, molto freddo e qualora si verificasse la dinamica descritta al punto (2), che secondo le nostre aspettative ha probabilità al momento medio basse (30-40%), la neve potrà cadere a quote pianeggianti imbiancando i corridoi soggetti a tramontana scura probabilmente fino a interessare le coste del savonese e genovese, la classica nevicata da addolcimento insomma che manca da più di 4 anni. Ma se tale dinamica si presentasse più in la nel tempo allora le speranze di veder nevicare anche sulla costa si ridurranno al minimo in quanto la colonna d'aria tenderà a rovinarsi via via.
Torneremo tra domani e giovedi a fornirvi le ultime indicazioni sulla strada tracciata dai modelli, al momento rimaniamo sull "attendere prego".
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Commenti
Alessandro Cavalleri
Mar, 17/01/2017 - 19:03
Messaggio
Spiegazione molto chiara purtroppo se peggiora metà prox settimana ormai le temperature si saranno alzate troppo.