Prime proiezioni sul peggioramento di domenica 26: possibili temporali marittimi
In “slang” meteorologico viene chiamato “break estivo”, ovvero una veloce discesa di aria più fresca e instabile di solito da nord-ovest che tende da un lato a scacciare via il caldo e dall’altro a generare piogge.
E’ quello che ci apprestiamo a vivere nella giornata di domenica quando, a meno di profonde modifiche della situazione, anche la Liguria vedrà scendere l'acqua dal cielo che manca ormai da metà giugno e ritornare a temperature decisamente più "umane".
Non sarà una perturbazione di tipo autunnale, con piogge lunghe e durature, ma piuttosto brevi acquazzoni molto localizzati.
Ad ora (situazione da confermare) le zone della Liguria più soggette alle piogge e ai possibili temporali saranno quelle centro-orientali, Genova orientale, Tigullio e La Spezia, anche le zone del savonese in gioco, anche se con minore intensità.
Un po’ meno colpita la provincia di Imperia, dove però non si escludono temporali in particolare la notte tra domenica e lunedì.
Ma che tipo di temporali saranno? E perchè si formano proprio in Liguria dopo questa fase di caldo intensa? In effetti, durante tutta la stagione estiva, i temporali sono rimasti a nord delle Alpi Liguri, sulla Pianura Padana, nelle montagne del cuneese e Alpi Marittime, e soprattutto zona pedemontana alpina piemontese e lombarda.
Cosa cambia rispetto alle ultime fasi instabili che non ci hanno interessato?
A parità di discesa fresca da ovest (motore di tutto), la grande differenza è determinata dalla temperatura del Mar Ligure, decisamente alta rispetto al normale (come si denota dai 27 gradi della carta qua sotto).
Il caldo sulla superficie marittima è motore di movimenti ascendenti una volta che aria più fresca entra da ovest e, a contatto con il caldo al suolo, diventa estremamente instabile generando quelle correnti ascensionali (up-flow) che poi sono la genesi di qualunque cella temporalesca di calore.
Vengono chiamati temporali marittimi, i più pericolosi per le coste liguri, poiché tendono ad autorigenerarsi nei medesimi luoghi.
Ma ad ora difficilmente sarà questa perturbazione a generare quei temporali marittimi tristemente noti lo scorso autunno, un po’ perchè l’affondo fresco non sarà così deciso, un po’ perchè, anche statisticamente, i peggiori eventi si hanno sempre da fine settembre.
Ma consigliamo (anche per eccesso di cautela) di continuare a seguire i prossimi aggiornamenti, dal momento che stiamo monitorando costantemente la situazione per verificare e confermarvi già da domani se la situazione si manterrà simile a quella prospettata o se ci saranno variazioni anche significative a quanto appena mostrato.
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