Ulteriore recrudescenza del freddo nel corso della settimana.
Dopo il primo impulso di aria artica avutosi tra domenica e lunedi, che ha determinato un primo sensibile calo della temperatura, una nuova irruzione fredda è attesa tra la giornata di domani e giovedi con un ulteriore calo delle temperature a iniziare dai monti e un aumento dell'instabilità, segnatamente sul settore appenninico centro orientale della nostra regione, tra stasera e il mattino di mercoledi.
Dall'immagine satellitare riferita alle ore 15 di oggi, martedi 28/11, si può facilmente notare l'esteso fronte freddo adagiato contro l'arco alpino che fa da apripista ad un'estesa massa d'aria molto fredda in quota, di estrazione artico-marittima, pronta a gettarsi sul bacino del mar Mediterraneo.
L'ingresso del fronte freddo sul nord Italia è atteso entro la serata odierna quando porterà fenomeni segnatamente sui settori orientali della Liguria con quota neve in graduale calo sull'Appennino di levante, attesi fiocchi entro sera e la notte tra val d'Aveto, Valfontanabuona e in generale sui rilievi del levante oltre quota 800-1000 metri ma con tendenza al calo della quota neve nella notte.
Parlando di temperature, tra la prossima notte e la giornata di domani avremo un primo calo avvertibile dapprima in quota, nella notte tra domani e giovedi mattina il freddo tenderà a riversarsi al suolo garantendo temperature minime decisamente fredde e in ulteriore diminuzione sia sulla costa che nell'entroterra; sarà proprio giovedi mattina che nei fondovalle appenninici in condizioni di cielo sereno e calma di vento si potranno toccare punte minime fino a -6/-8°C.
Ma sarà dalla giornata di venerdi che si entrerà nel clou di questa fase invernale con un nocciolo di aria estremamente gelida in quota (core a -38°C a 5360 metri sulla Francia) pronto a riversarsi sul golfo del Leone e quindi sul mar Ligure. Tale dinamica terrà noi previsori con il fiato sul collo fino a venerdi in quanto si tratta di una configurazione decisamente complicata da prevedere alla scala regionale.
Nella seguente animazione è mostrata l'evoluzione della temperatura alla quota isobarica di 500 hPa che, grazie ai geopotenziali estremamente bassi (tipico delle incursioni artico-marittime), la ritroveremo a una quota altimetrica decisamente più bassa rispetto agli standard 5500 metri (clicca qui per maggiori info).
Nella gif si nota il primo ingresso freddo sul nord Italia durante la giornata di domani e giovedi, e il successivo ingresso ancor più evidente tra venerdi e sabato.
Chi ci legge da tempo sa bene che fare previsioni attendibili anche nel breve termine risulta assai complicato di fronte a scenari del genere, quello che al momento possiamo dirvi è che i modelli abbozzano la formazione di un minimo di bassa pressione sul Mediterraneo in concomitanza con l'entrata gelida di venerdi in grado di portare fenomeni nevosi a bassissima quota in alcune regioni del centro nord.
Rispondendo a chi, giustamente, si sta chiedendo se arriverà o meno la neve in Liguria possiamo solo dirvi di tenervi aggiornati costantemente con i bollettini che quotidianemente scriveremo sul sito, la dislocazione della fenomenologia dipenderà totalmente dalla posizione che assumerà il minimo di bassa pressione che con molte probabilità andrà formarsi. Bastano lievi shift a ovest o est, anche di una manciata di chilometri, per avere una dinamica da neve o solo cieli nuvolosi, ma fino a giovedi nessuno può sapere dove andrà a collocarsi esattamente il minimo depressionario.
- Accedi o registrati per inserire commenti.