Nuova neve in arrivo sull'Appennino di levante, poi temporanea ondata di freddo.

Ritratto di Danineve
Pubblicato Domenica, 11 Febbraio, 2018 - 11:15 da Daniele "Danineve" Gori

Buona domenica soleggiata a tutti i nostri lettori.

Oggi è la giornata ideale da trascorrere all'aria aperta e magari sulla neve senza andare necessariamente a cercarla al di fuori dei confini regionali. Basta guardare queste due immagini che ci vengono fornite dalle webcam poste al Prato della Cipolla e sul monte Bue in val d'Aveto (siamo in provincia di Genova) dove quest'anno la neve non manca affatto per la gioia non solo degli sciatori ma anche, soprattutto, per i gestori degli impianti di risalita della località sciistica di Santo Stefano d'Aveto.

Le buone notizie per i prossimi giorni è che tra la giornata di domani e martedi mattina è in arrivo un nuovo carico nevoso consistente proprio sull'Appennino di levante a causa di una depressione in formazione tra il golfo Ligure orientale e la Toscana che attiverà un richiamo di correnti umide dall'Adriatico pronte a impattare proprio contro la dorsale appenninica della Liguria orientale oltre che dell'Appennino Tosco-Emiliano.

Considerate le temperature negative alla quota isobarica di 850 hPa e previste in ulteriore calo entro la serata di lunedi (isoterme fino a -6°C a 1450 metri), i fiocchi bianchi scenderanno fino a quote di fondovalle sulla val d'Aveto, ma la neve è attesa anche lungo tutta la dorsale appenninica orientale specialmente al confine con l'Emilia con cumulate che entro martedi mattina potranno raggiungere i 20-30 cm oltre i 1000 metri. Prestare attenzione domani (lunedi) sull'autostrada delle Cisa

Sull'Appennino Tosco-Emiliano, specie nella zona dell'Abetone-Cimone e sul comprensorio di Cerreto Laghi sono attesi accumuli superiori al mezzo metro.

Modello LAMMA GFS 3 km - Accumulo nevoso atteso entro la mezzanotte di martedi

Il tempo tornerà a migliorare già dal pomeriggio di martedi ma l'afflusso ulteriore di aria molto fredda determinerà ancora condizioni di spiccata variabilità su tutta la nostra regione fino alla giornata di mercoledi in un quadro termico decisamente più freddo e sotto media.

Nei prossimi giorni valuteremo cosa potremmo aspettarci da questo finale di inverno, per ora possiamo dirvi che sono in atto grandi manovre nei piani alti dell'atmosfera con un importante fenomeno di stratwarming (riscaldamento repentino della stratosfera sopra le latitudini polari), tale dinamica è in grado di inficiare sulle dinamiche in troposfera che corrisponde allo strato di atmosfera in cui avvengono i fenomeni meteorologici. Al momento ci fermiamo qui e non ce la sentiamo di fare una previsione a lungo termine, in giro sul web se ne leggono di tutti i colori riguardo a un finale di inverno gelido e nevoso sull'Europa, ma noi preferiamo seguire di passo a passo queste dinamiche estremamente complesse.