L'incognita della neve nell'entroterra savonese tra giovedì sera e venerdì notte.
Mentre ormai è certo il forte passaggio perturbato previsto interessare la Liguria a partire dall'imperiese tra domani pomeriggio e le prime ore di venerdì mattina, resta ancora da valutare la quota neve nell'entroterra segnatamente sul savonese e quindi la val Bormida che, ad ora, è la zona in cui la neve potrebbe cadere più in basso rispetto al resto della Liguria.
L'ingerenza sciroccale prevista accompagnare il fronte perturbato manterrà più alta la quota neve sul centro levante con i fiocchi che potrebbero imbiancare solo le cime più alte dell'Appennino.
Concentrandoci invece sul ponente interno, segnatamente sulla Val Bormida, possiamo notare dalle mappe una sacca d'aria più fredda nei medio-bassi strati che potrebbe resistere tra il profondo entroterra savonese e il basso cuneese venendo in misura minore intaccata dal mite soffio del vento di Scirocco. Le due mappe seguenti elaborate dal modello ARPEGE riferite alla mezzanotte di venerdi ci mostrano: la prima le temperature previste alla quota isobarica di 850 hPa, corrispondente a circa 1300 metri, la seconda le temperature al suolo.
Come potete vedere dalle mappe postate, mentre il resto della regione vede condizioni termiche sfavorevoli per nevicate fino a bassa quota, la situazione è diversa tra la porzione della val Bormida occidentale, la val Tanaro e in generale tutta la pedemontana cuneese.
Attorno alla mezzanotte di venerdi, quando grossomodo è previsto il clou della fenomenologia, il modello esaminato prevede a 850 hPa nella zona cerchiata in blu valori tra 0 e -1°C, al suolo valori simili a dimostrazione che il rovesciamento indotto dai fenomeni risulterà particolarmente efficiente mantenendo fredda la colonna d'aria fino al suolo. Con una situazione cosi la neve sarebbe molto facile in località come Calizzano o Bardineto, Monregalese e ovviamente tutte le valli alpine del cuneese fino a quote di fondovalle o quasi. Resta incerta, invece, la situazione neve per le zone di fondovalle della val Bormida centro orientale (Cairo, Carcare, Dego, Piana Crixia) e della val d'Orba oltre che del resto del basso Piemonte (Monferrato, Langhe etc.) trovandosi maggiormente esposte al richiamo sciroccale.
La situazione esaminata in questa news si rifà unicamente a un modello, osservando in generale la modellistica vi diciamo che tale modello è tra i più "ottimisti" per la neve fino a basse quote. Tutto sta sulla reale ingerenza sciroccale, se il vento da sud est risulta troppo dirompente anche nell'entroterra di ponente allora è inevitabile l'innalzamento del limite delle nevicate, qualora il cuscino freddo venisse in minima parte intaccato dallo Scirocco allora la neve potrebbe cadere davvero fino in basso. Non ci resta che consigliarvi di seguire gli aggiornamenti serali e di domani mattina anche alla luce delle temperature della prossima notte nelle zone interne.
Seguiranno altre NEWS anche in vista dei futuri peggioramenti con ulteriori possibilità di assistere a nevicate nell'entroterra.
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