La situazione per fine maggio e inizio giugno
Chi "mastica" un poco di meteorologia utilizza per sintetizzare quello che è accaduto nelle ultime settimane e quello che accadrà nei prossimi giorni una parola chiave: variabilità.
Tempo variabile significa rapido passaggio tra fasi perturbate e fasi serene nel giro di poche ore-giorni.
Ebbene, la tipica primavera instabile l'abbiamo davanti ai nostri occhi, con temperature che oscillano tra il fresco, il caldo africano, il caldo afoso umido e il sole che lascia spazio velocemente a nuvole, temporali veloci o lunghe piogge atlantiche.
I prossimi giorni non invertiranno la tendenza, dopo due giorni di tempo bello sulla costa ma tante nuvole e qualche pioggia sui monti si ritornerà a condizioni più instabili già da mercoledì notte. Ma sarà una perturbazione estremamente debole che con ogni probabilità porterà piogge solo nelle zone montuose e farà di nuovo virare il tempo al sereno dopo poche ore.
Anche se non per molto, nuvole e piogge deboli sono sempre in agguato per il weekend, nemmeno a dirlo.
Come sottolineano in molti, un maggio d'altri tempi, come non se ne vedevano, salvo casi isolati, da lustri. Effettivamente 30 anni fa questi era la classica primavera mediterranea, una primavera variabile fatta di sole e pioggia.
Probabilmente una stagione che in molti hanno dimenticato (e altrettanti non hanno mai visto) e che certamente pone delle domande su quanto il tempo stia cambiando. Se verso un riscaldamento globale che porterà caldo africano in Italia o verso un ritorno a quel clima temperato e variabile di 30-40 anni fa, ebbene, non ci è dato saperlo, visto che, nonostante l'uomo, la natura ha fondamentalmente l'abitudine di fare quello che vuole.
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