Una Liguria a raffiche: il burrascoso 10 gennaio, la mareggiata del 16-17 gennaio e le stazioni liguri più ventose degli ultimi 11 anni.
UN BURRASCOSO MARTEDÌ 10 GENNAIO 2023
Martedì scorso la Liguria ha sperimentato una mattinata caratterizzata da una ventilazione sostenuta, soprattutto sui crinali appenninici e sulle coste savonesi e genovesi, con burrasca forte da Nord.
Di seguito è riportata una mappa della Liguria dove sono stati interpolati e disposti in grafico (vedi Fig.1) i valori massimi delle raffiche di vento delle stazioni liguri della Rete Arpal (OMIRL) e di alcune stazioni piemontesi ed emiliane, confinanti con la Liguria, della rete Meteonetwork.
Figura 1: Mappa dei valori massimi di raffiche del vento per la giornata del 10 gennaio 2023, interpolati e georeferenziati sulla carta geografica della Liguria. Dati disponibili dalla rete OMIRL ligure (https://omirl.regione.liguria.it/Omirl/#/summarytable), mentre per le regioni confinanti i dati sono disponibili dalla rete Meteonetwork (https://www.meteonetwork.it/rete/livemap/#).
Di seguito sono riportati i dati (vedi Fig.2) delle stazioni Arpal - disponibili sulla rete OMIRL ligure - delle quattro province liguri:
- massima intensità del vento medio [km/h];
- massima raffica di vento [km/h] e rispettivo orario;
- temperatura minima e massima [°C], e rispettivo orario;
Si può facilmente notare che le raffiche più intense sono state raggiunte tra la notte e la mattinata, a levante in alcuni casi anche nel primo pomeriggio. Le temperature sono rimaste così più contenute per tutta la mattinata, poi, con la rotazione dei venti dai quadranti meridionali, i valori termici sono saliti bruscamente già dal primo pomeriggio.
Figura 2: Dati dell’intensità massima del vento medio e di massica raffica di vento [km/h] e della temperatura massima e minima (e rispettivi orari) dalle stazioni Arpal (https://omirl.regione.liguria.it/Omirl/#/summarytable) delle quattro province liguri, con valori estremi evidenziati da un riquadro rosso.
Possiamo osservare che le località che hanno raggiunto rispettivamente valori maggiori dell’intensità del vento medio e maggiori raffiche, suddivise per province, sono state:
- loc. Poggio Fearza (Montegrosso Pian Latte, IM a quota 1845 m) nell’entroterra imperiese con 72.72 km/h d’intensità massima del vento e 108.72 km/h di raffica è la località più ventosa della zona A (costa da Ventimiglia e Spotorno);
- Marina di Loano (SV, 25 m) sulla costa savonese ha raggiunto 68.4 km/h e 107.64 km/h di raffica massima;
- Arenzano – porto (GE, 3 m) con 81.36 km/h e 112.32 km/h (F9-11); la stazione del Monte Pennello (GE, 980 m) con 78.84 km/h e 109.44 km/h; Fontana Fresca (Sori, GE a quota 791 m) con 59.76 km/h e 120.96 km/h si conferma come la località tra i comuni costieri più “rafficata” della Liguria (nonché della zona B, costa tra savonese orientale e genovese fino al promontorio di Portofino), anche grazie alla sua quota sul mare; Garaventa (Torriglia, GE a quota 1032 m) con 56.88 km/h e 100.44 km/h è la stazione più ventosa della zona E (padana di levante); loc. Lago delle Giacopiane (Borzonasca, GE a quota 1040 m) con 79.2 km/h e 113.76 km/h; la stazione del Monte di Mezzo (S. Stefano d’Aveto, GE a quota 1250 m) con 52.2 km/h e 90.36 km/h di raffica massima;
- loc. Casoni di Suvero (Zignago, SP a quota 1070 m) sui rilievi appenninici al confine con la Toscana settentrionale con 82.08 km/h d’intensità del vento medio e 133.2 km/h di raffica massima (da F9 a oltre F12) è stata la località tra i comuni interni - e non - più ventosa e “rafficata” della Liguria (oltre che della zona C, comuni costieri di levante).
È da notare il fatto che la zona D (padana di ponente) non ha abbastanza dati sulla rete OMIRL ligure per fare una statistica corretta e sono presenti solo dati da due località, per di più parziali.
Di seguito è presente una tabella riassuntiva (vedi Fig.3) con i valori medi e massimi dell’intensità del vento e delle raffiche raggiunti per zona climatica e per settore (costiero e interno) nella giornata di martedì 10 gennaio 2023. A destra, sono presenti anche i valori medi e massimi (minimi) delle temperature massime (minime), suddivisi sempre per zona climatica e per settore (costiero e interno). È così possibile constatare una correlazione tra raffiche massime e temperature minime che in media è di -0.55, valore coerente e che soddisfa abbastanza le nostre aspettative, vuol dire che vi è una discreta correlazione tra i valori termici minimi raggiunti perlopiù in (prima) mattinata e le raffiche massime più o meno avutesi nello stesso periodo.
Figura 3: Statistiche dei valori d’intensità del vento e delle raffiche (a sx) e (a dx) valori medi e massimi (minimi) delle temperature massime (minime), suddivisi per zona climatica e per settore (costiero e interno) nella giornata di martedì 10 gennaio 2023. Dati disponibili dalla rete OMIRL ligure (https://omirl.regione.liguria.it/Omirl/#/summarytable).
Per ciò che riguarda i dati mareografici, l’unica strumentazione ufficiale che abbiamo in Liguria è quella della boa di Capo Mele (di fronte al Promontorio di Capo Mele, SV) che però fornisce dati puntuali e quindi insufficienti per eventi che coinvolgono tutto il Golfo Ligure con effetti differenti anche sostanziali tra riviera di ponente e riviera di levante.
Tra domenica 8 e martedì 10 gennaio 2023 si è verificata una mareggiata con onde che nella serata del 9 gennaio hanno anche superato 3 m di altezza (vedi Fig.4) - MARE 5 Scala Douglas, mare agitato – con un picco massimo che ha superato 5.7 m di onda significativa (mare molto agitato) mentre la pressione atmosferica ha toccato 998.1 hPa (vedi Fig.5) poco prima dell’alba del 9 gennaio. L’intensità massima del vento medio ha raggiunto 46.44 km/h (vento fresco, F6 per la Scala Beaufort) con una raffica di 64.08 km/h (raffiche da burrasca, F8) martedì 10 a metà mattinata.
Figura 4: Serie temporale di dati di altezza media d’onda [m] per i giorni 8-11 gennaio 2023, registrati dalla boa di Capo Mele (SV). Dati disponibili dalla rete OMIRL ligure (https://omirl.regione.liguria.it/Omirl/#/summarytable).
Figura 5: Serie temporale di dati di pressione atmosferica al livello del mare [hPa] per i giorni 8-11 gennaio 2023, registrati dalla boa di Capo Mele (SV). Dati disponibili dalla rete OMIRL ligure (https://omirl.regione.liguria.it/Omirl/#/summarytable).
C’è un’altra serie di boe installate più a sud-est la cui consultazione può essere utile per avere un quadro un po’ più completo, in particolare qui analizziamo il dato della Boa Gorgona (lat. 43°34’12” N, lon. 9°57’25” E, situata a nord dell’Isola Gorgona, di fronte alla costa livornese).
La boa ha rilevato (vedi Fig.6) onde anche oltre 3 m - sempre mare agitato - tra la mattina del 9 e quella del 10 gennaio.
Quindi questi valori dimostrano l’omogeneità della mareggiata che ha coinvolto il Mar Ligure.
Valore massimo raggiunto di circa 3.8 m alla mezzanotte del 10/01/2023.
Figura 6: Serie temporale di dati di altezza media d’onda [m] per i giorni 8-11 gennaio 2023, registrati dalla boa dell’Isola Gorgona (LI). Dati disponibili nella sezione mareografica del sito https://cfr.toscana.it/index.php?IDS=42&IDSS=282.
ALTRO GIRO, ALTRA BURRASCA … IL CASO DI LUNEDÌ 16 E MARTEDÌ 17 GENNAIO 2023
Nella giornata di lunedì 16 e martedì 17 gennaio 2023, a distanza di appena una settimana dal precedente evento, abbiamo assistito ad un altro evento di burrasca e mareggiate conseguenti.
Se tra 9 e 10 gennaio sono stati Tramontana e Maestrale i protagonisti (quindi il Nord predominante), nel caso del 16-17 gennaio si è trattato di una mareggiata (vedi Fig.7) da Libeccio (quindi il Sud-ovest, predominante in Fig.9) che ha soffiato soprattutto su imperiese e levante ligure.
Il Nord invece ha interessato savonese e genovese occidentale, soprattutto nel pomeriggio-sera di martedì 17 gennaio, poi estendendosi alla maggior parte delle riviere, portando ad un peggioramento della mareggiata verso sud-est (vedi boa Gorgona, in Fig.10).
Il primo picco della mareggiata si è raggiunto alle ore 10:30 con un’altezza d’onda massima di 3.6 m a Capo Mele, mentre addirittura circa 5.7 m - MARE 6 Scala Douglas, mare molto agitato - alla boa Gorgona a mezzanotte del 17/01.
L’altezza massima dell’onda per il picco successivo a Capo Mele di ben 3.7 m (mare agitato) è stata raggiunta alle ore 20:30 del 17/01, mentre, per i motivi descritti sopra, il picco all’Isola Gorgona è stato raggiunto diverse ore dopo, all’alba odierna (18 gennaio 2023) con un valore massimo di 4 m.
Figura 7: Serie temporale di dati di altezza media d’onda [m] per i giorni 16-18 gennaio 2023, registrati dalla boa di Capo Mele (SV). Dati disponibili dalla rete OMIRL ligure (https://omirl.regione.liguria.it/Omirl/#/summarytable).
La pressione atmosferica ha toccato 981.1 hPa (vedi Fig.8) alle ore 14 del 17 gennaio. L’intensità massima del vento medio invece ha raggiunto 60 km/h (vento forte, F7 per la Scala Beaufort) con una raffica di 78.84 km/h (raffiche da burrasca forte, F9) tra le ore 11 e le 12 di lunedì 16 gennaio.
Figura 8: Serie temporale dei dati di pressione atmosferica al livello del mare [hPa] per i giorni 16-18 gennaio 2023, registrati dalla boa di Capo Mele (SV). Dati disponibili dalla rete OMIRL ligure (https://omirl.regione.liguria.it/Omirl/#/summarytable).
Figura 9: Serie temporale dei dati di velocità del vento medio e raffica massima [km/h] per i giorni 12-18 gennaio 2023, registrati dalla boa di Capo Mele (SV). Dati disponibili dalla rete OMIRL ligure (https://omirl.regione.liguria.it/Omirl/#/summarytable).
Figura 10: Serie temporale di dati di altezza media d’onda [m] per i giorni 16-18 gennaio 2023, registrati dalla boa dell’Isola Gorgona (LI). Dati disponibili nella sezione mareografica del sito https://cfr.toscana.it/index.php?IDS=42&IDSS=282.
STATISTICHE SUI DATI DA VENTO DEGLI ANNI 2012-2022 – CASONI DI SUVERO (ZIGNAGO, SP)
Nei tre grafici che seguono (vedi Fig.11a-b-c) sono presenti i dati orari di intensità massima del vento - disponibili dalla rete OMIRL ligure (https://omirl.regione.liguria.it/Omirl/#/summarytable) - per la loc. di Casoni di Suvero (Zignago, SP a quota 1070 m) che si è dimostrata negli anni come una delle più ventose della Liguria.
Possiamo infatti notare che le raffiche sono mediamente elevate e talvolta hanno sfiorato 180-190 km/h, valori sicuramente notevoli.
Figura 11a: Serie temporale dei dati orari di intensità massima del vento per la loc. di Casoni di Suvero (Zignago, SP a quota 1070 m) per il quadriennio 2012-2015.
Figura 11b: Serie temporale dei dati orari di intensità massima del vento per la loc. di Casoni di Suvero (Zignago, SP a quota 1070 m) per il quadriennio 2016-2019.
Figura 11c: Serie temporale dei dati orari di intensità massima del vento per la loc. di Casoni di Suvero (Zignago, SP a quota 1070 m) per il triennio 2020-2022.
Negli undici anni tra 2012 e 2022 l’intensità massima del vento per la stazione di Casoni di Suvero ha registrato una media di 32.8 km/h ed il 99-esimo percentile di ben 111.46 km/h (cioè il valore al quale il 99 percento dei dati è al di sotto di esso) che rappresenta quindi un limite prestabilito al di sopra del quale possiamo parlare di evento estremo o eccezionale rispetto a tale località. Ebbene i valori (in 11 anni) oltre questa soglia sono ben 943, non pochi quindi: sono da intendersi almeno raffiche di fortunale o tempesta violenta (secondo la Scala Beaufort della forza del vento), se non peggio ancora.
Nella tabella successiva (vedi Fig.12) vi sono i valori massimi di vento, suddivisi per mese e anno negli ultimi undici anni. Tre sono i valori davvero interessanti:
- 190.44 km/h raggiunti il 13/05/2019 alle ore 2:00, valore che, con le dovute accortezze, potrebbe rappresentare una raffica rilevata nel caso di un uragano di Categoria 3 su 5 (ovviamente si tratta di un paragone non rigoroso e al solo scopo di comprenderne l’intensità locale e puntuale);
- 180.00 km/h (29/10/2018 alle ore 15:00) che è stato registrato durante il passaggio (relativamente veloce ma estremamente intenso) della tristemente nota Tempesta Vaia che portò non pochi disagi e danni, non solo in Liguria ma in diverse aree del Nord Italia;
- 178.20 km/h raggiunti il 5/03/2015 tra le ore 5:00 e le 6:00, valore ancora una volta notevole, tra l’altro considerato che, a differenza del caso di Vaia, si trattò di un periodo più prolungato, appunto un’intera notte tra 4 e 5 marzo 2015 ( e mattinata del 5 marzo), caratterizzata da una ventilazione veramente sostenuta (fortunale o tempesta violenta).
Figura 12: Statistiche dei valori massimi di vento, suddivisi per mese e anno negli ultimi undici anni per la stazione Arpal di Casoni di Suvero (Zignago, SP). Dati disponibili su https://ambientepub.regione.liguria.it/SiraQualMeteo/script/PubAccessoDatiMeteo.asp.
Ora entrando un po’ più nel dettaglio si è provveduto a realizzare istogrammi che rappresentino bene le caratteristiche della località spezzina per intensità e direzione di provenienza della ventilazione.
Partendo dall’intensità del vento si è proceduto ad usare la Scala di Beaufort (vedi classificazione in Fig.13, a dx) per distinguere i valori della stazione in base alla forza del vento (vedi Fig.13, a sx). La località si conferma quindi come molto ventosa con pochi valori tra 0 e 6 km/h (appena il 2.6%) e in media ventilazione tra 6 e 62 km/h (l’86.5% dei dati). Il restante 10.9% rappresenta valori più elevati, di cui un 1.7% di valori estremi oltre 102 km/h.
Figura 13: Suddivisione in classi in base alla Scala di Beaufort (vd. tabella a dx) dei valori massimi di vento degli ultimi undici anni per la stazione Arpal di Casoni di Suvero (Zignago, SP). Dati disponibili su https://ambientepub.regione.liguria.it/SiraQualMeteo/script/PubAccessoDatiMeteo.asp.
Per quanto concerne, invece, la direzione di provenienza si è proceduto ad usare la classificazione dei venti usata nel Mediterraneo, ed in particolare in Italia dalle nostre parti (vedi classificazione in Fig.14, a dx, mentre la densità dei dati a sx). La località presenta una predominanza di Nord-est (33.6%) e Sud (33.5%) con pochi valori da Est e Ovest – rispettivamente 2.6% e 3.2% dei dati - questo dovuto alla posizione della località nell’Appennino di levante, come il Nord ed il Nord-ovest, probabilmente un po’schermato dall’Appennino (7.1%). I restanti dati (Scirocco e Libeccio) rappresentano un buon 20%.
Figura 14: Classificazione dei venti usata nel Mediterraneo (vd. tabella a dx) in base alla direzione di provenienza negli ultimi undici anni per la stazione Arpal di Casoni di Suvero (Zignago, SP). Dati disponibili su https://ambientepub.regione.liguria.it/SiraQualMeteo/script/PubAccessoDatiMeteo.asp.
STATISTICHE SUI DATI DA VENTO DEGLI ANNI 2012-22 IN LIGURIA
Generalizziamo ora alla Liguria, che è sicuramente una regione ventosa ma vorremmo capire quanto nel dettaglio, negli ultimi 11 anni, per poter trarre le dovute conclusioni su un periodo piuttosto lungo e quindi una quantità di dati adeguata a fare una buona statistica.
Possiamo osservare che le località che hanno raggiunto rispettivamente valori maggiori dell’intensità massima del vento - contornate da riquadri arancioni per le località con media undecennale tra 117 e 150 km/h e da riquadri rossi per le località con media > 150 km/h e statisticamente valori annuali maggiori - sono state:
- loc. Poggio Fearza (Montegrosso Pian Latte, IM a quota 1845 m) con 167.76 km/h di raffica raggiunta 2015 è la località più ventosa dell’imperiese;
- Marina di Loano (SV, 25 m) ha raggiunto 180 km/h di raffica massima nel 2018 e 2019, come le stazioni di Alassio (SV, 25 m) nel 2021 e Castellari (Pietra Ligure, SV a quota 91 m) nel 2022, anche se si potrebbe dubitare di un valore così netto e ripetuto per diverse stazioni … magari un valore limite che la stazione di riferimento registra nel caso di raffiche anche maggiori (?);
- Arenzano – porto (GE, 3 m) e le stazioni del Passo del Turchino (Mele, GE a quota 590 ) e del Monte Pennello (GE, 980 m) si presentano - per i dati che abbiamo a disposizione - come località che ogni anno registrano raffiche molto intense, probabilmente proprio per la posizione dove si trovano, spesso esposte a ventilazione sostenuta di Scirocco o Maestrale. Tanadorso (Ronco Scrivia, GE a quota 770 m) e Fontana Fresca (Sori, GE a quota 791 m) si confermano come località tra le più ventose del genovese, come pure la loc. Lago delle Giacopiane (Borzonasca, GE a quota 1040 m). Infatti, Fontana Fresca ha registrato nel 2020 una raffica assolutamente notevole e desueta di 200.52 km/h (raffica massima raggiunta in tutta la Liguria negli ultimi 11 anni, che potrebbe essere registrata durante il passaggio di un uragani di Cat. 3 quasi 4 !), rilevata tra il 2 e il 3 ottobre, peraltro in concomitanza con un’intensa mareggiata sul Golfo Ligure; al Lago delle Giacopiane venne registrata una raffica di 192.6 km/h (Nord-est tempestoso) nella fredda mattinata del 26 marzo 2020;
- loc. Casoni di Suvero (Zignago, SP a quota 1070 m) si conferma ancora una volta come una delle località più “rafficate” della Liguria e comunque quella più ventosa dello spezzino, con una velocità media undecennale di 164.42 km/h e un valore 190.44 km/h raggiunto nel 2019.
Figura 15: Dati annuali dell’intensità massima del vento delle stazioni Arpal delle quattro province liguri (https://omirl.regione.liguria.it/Omirl/#/summarytable), con valori estremi evidenziati da riquadri arancioni e rossi, come descritto nei paragrafi precedenti.
Infine, è stata calcolata la media annuale su tutti i dati da tutte le stazioni delle quattro province: si nota chiaramente uno stacco dell’anno 2018, con una media di 117.2 km/h delle massime delle località liguri, questo dovuto soprattutto al furioso passaggio della Tempesta Vaia tra 29 e 30 ottobre 2018.
Per finire, la media totale su tutti gli undici anni e su tutte le stazioni liguri si conferma elevata: 102.55 km/h, come si può osservare nella tabella in Fig.16.
Figura 16: Dati annuali dell’intensità massima del vento, mediati su tutte le stazioni Arpal disponibili (https://omirl.regione.liguria.it/Omirl/#/summarytable).
INFINE … ALCUNI SCATTI DELLA MAREGGIATA DI LUNEDÌ 16 GENNAIO
Scatti “in pausa pranzo” dal savonese (ph: Stefano Massini):
Scatti da Genova Voltri (ph: Andrea Ferrando):
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