Buondì, apriamo questo topic amato da tutti, nonostante le stagioni invernali ormai diano davvero poche soddisfazioni in terra ligure
Diciamo che quest'anno la troposfera sta (ri)trovando un nuovo setting rispetto agli anni scorsi, con le ondulazioni pacifiche attive e tendenza a PDO- unitamente ad un SH decisamente pompato, con il probabile zampino della Nina in questo caso.
Tutto questo potrebbe portare qualche novità anche in campo Europeo durante questo inverno? Difficile dare una risposta, anche se qualcosa potrebbe emergere nel prossimo futuro...
Intanto il famoso ESE cold che abbiamo rischiato a fine novembre è stato abortito, possiamo così dire che ad oggi non abbiamo alcun condizionamento di AO e NAO sui piani troposferici, anzi ad oggi si mantengono su valori lievemente negativi senza oscillazzioni eccessive, il che è un bene.
Nel medio-lungo termine, guardando ai piani alti del nostro VP si intravede un disturbo, ad oggi probabilmente maggiormente a carico della W1, con possibilità di un parziale riscaldamento in area siberiana /pacifica (Displacement incoming?)
Per quanto riguarda l'andamento del medio-lungo termine nei piani bassi, è probabile un riassetto del treno d'onde in uscita dal Canada con componente puramente atlantica in un regime W-E classico.
eccoci! speriamo che sia davvero l'anno giusto (l'anno scorso orribile, penso uno dei peggiori) tanto il Natale mite anche quest' anno arriverà da tradizione... vedremo! l'inverno non è ancora iniziato
Per i giorni immediatamente dopo Natale si inizia a vedere qualcosa da entrambi i modelli (gfs-ecmw). La distanza di ore è ancora alta però (250 circa) anche se entrambi concordano su uno scenario simile per adesso..
Buonasera a tutti, ad oggi qualche cosa si intravvederebbe gia dal 26 in poi, ma come al solito, se e sottolineo se, ci fosse della ciccia il rischio "todos in Espana" è alto, che ne dite?*scratch_one-s_head*
come introdotto da Fede, stiamo affrontando l'ennesima stagione invernale con gli interrogativi di sempre "...ma il freddo e la neve?".
Ma prima di addentrarci nel presente, è doveroso un mini recap del passato, cioè di quanto è stato nel corso della maturazione stagionale, che si colloca tra fine ottobre e fine novembre: come di consueto, anche quest'anno la stratosfera autunnale si è presentata al passaggio di consegne stagionale lasciando in eredità una colonna del Vortice Polare molto fredda, a tratti da record.
Nel corso del mese di novembre sono stati ripetuti i tentativi di approfondimento del VP, almeno due, abortiti in "zona cesarini" grazie a particolari predisposizioni di anomalie, il cosidetto Setup Troposferico.
Nello specifico, è noto che una di queste anomalie risiede nell'Artico: la cronica e drastica riduzione dei ghiacci artici nel periodo primaverile/estivo ha raggiunto valori record, specie nell'Artico Siberiano, facendo registrare il 2020 come il secondo peggior anno dopo il 2012.
Tale eredità si ripercuote in maniera importante sulla stagione autunnale, che notoriamente funge da "culla" per quella invernale.
Un'altra importante anomalia è collocabile nel Oceano Pacifico Equatoriale: quest'anno le temperature superficali hanno avuto una netta oscillazione verso anomalie "fredde", generando quel fenomeno noto come La Niña, alter ego del Il Niño ed opposto ad esso per effetti di riassetto in tutto il pacifico, specie al nord, con importanti risonanze sull'intera circolazione mondiale.
Altre anomalie minori, ma partendo dalle due citate, possiamo già raccontare come siano riuscite a rianimare letteralmente una stagione che partiva spacciata sulla carta, generando quei disturbi troposferici sufficienti a far abortire ogni tentativo di condizionamento radiativo, che avrebbe seriamente ipotecato l'intera stagione invernale dell'Emisfero Nord, lasciando ampio campo a lunghi periodi di AO/NAO positivi.
Nello specifico, l'anomalia artica è alla base dell'ottimo imprinting dato all'Alta Pressione Siberiana, la famosa Siberian High o Orso Russo, per usare un termine ben noto: essa è generata dalla discesa di nuclei di VP dall'estremo est siberiano fino a ridosso degli Monti Urali, consentendo alle masse d'aria di termicizzare e continentalizzare, con distribuzione di aria molto fredda a bassissimo contenuto d'umidità nei bassi strati in ampie zone di alta pressione, che costituiscono il nostro blocco ad est.
Anche La Niña sta dando il suo contribuito, sia pacifico che siberiano, alimentando di onde troposferiche (TropoWave) proprio il comparto siberiano e generando quel disturbo ad est del VPS stesso
Da tali anomalie sono nate le recenti ondulazioni d'inizio stagione, tanto per capirci...
Bene, ora proviamo a fare il punto della situazione, partendo dal run serale ECMWF
Ben visibile l'isolamento di un campo di Alta Pressione Polare, la famosa "ciambella", dovuta al taglio della radice dell'Onda Pacifica ad opera del getto polare (cut-off): tanto per capirci, tale manovra è alla base della momentanea pausa dei disturbi al VPS raccontati in precedenza e che avrà il momentano effetto di chiusura del VP troposferico con effetti di rialzo zonale sul nostro comparto fino a ridosso delle prossime festività.
Possiamo anche apprezzare il Siberian High (SH) già ben organizzato: è il leitmotiv che ci accompagna già da un pò di tempo...
Dall'azione combinata Onda Pacifica-Siberian High, nasce una sorta di "ponte" (ridge) che permette di isolare i maggiori nuclui di vorticità positive a favore del lobo siberiano nell'estremo est/Mare di Bering, consentendo al contempo lo svuotamento del gemello canadese ed elevazione azzoriana...
Gli effetti sono ben visibili: aria artica in retrogressione proprio verso la nostra penisola il 25 dicembre...e Buon Natale!
Attendiamo conferme...e i prodromi per l'anno nuovo
Buondì, apriamo questo topic amato da tutti, nonostante le stagioni invernali ormai diano davvero poche soddisfazioni in terra ligure
Diciamo che quest'anno la troposfera sta (ri)trovando un nuovo setting rispetto agli anni scorsi, con le ondulazioni pacifiche attive e tendenza a PDO- unitamente ad un SH decisamente pompato, con il probabile zampino della Nina in questo caso.
Tutto questo potrebbe portare qualche novità anche in campo Europeo durante questo inverno? Difficile dare una risposta, anche se qualcosa potrebbe emergere nel prossimo futuro...
Intanto il famoso ESE cold che abbiamo rischiato a fine novembre è stato abortito, possiamo così dire che ad oggi non abbiamo alcun condizionamento di AO e NAO sui piani troposferici, anzi ad oggi si mantengono su valori lievemente negativi senza oscillazzioni eccessive, il che è un bene.
Nel medio-lungo termine, guardando ai piani alti del nostro VP si intravede un disturbo, ad oggi probabilmente maggiormente a carico della W1, con possibilità di un parziale riscaldamento in area siberiana /pacifica (Displacement incoming?)
Per quanto riguarda l'andamento del medio-lungo termine nei piani bassi, è probabile un riassetto del treno d'onde in uscita dal Canada con componente puramente atlantica in un regime W-E classico.
Il freddo (per ora) rimane lontano..
Bye
eccoci! speriamo che sia davvero l'anno giusto (l'anno scorso orribile, penso uno dei peggiori) tanto il Natale mite anche quest' anno arriverà da tradizione... vedremo! l'inverno non è ancora iniziato
Natale sembra andato... per il resto fdell'anno tutto in bilico
Per i giorni immediatamente dopo Natale si inizia a vedere qualcosa da entrambi i modelli (gfs-ecmw). La distanza di ore è ancora alta però (250 circa) anche se entrambi concordano su uno scenario simile per adesso..
Speriamo non sia la solita solfa cioè'"Target fine dicembre"poi siamo a fine marzo ancora qua a scervellarci
Buonasera a tutti, ad oggi qualche cosa si intravvederebbe gia dal 26 in poi, ma come al solito, se e sottolineo se, ci fosse della ciccia il rischio "todos in Espana" è alto, che ne dite?*scratch_one-s_head*
Ieri sera e' uscito un Run di GFS che per fine anno ci buttava addosso mezzo metro di neve...ma ovviamente e' solo pour parler
Buonasera e Bentrovati a Tutti
come introdotto da Fede, stiamo affrontando l'ennesima stagione invernale con gli interrogativi di sempre "...ma il freddo e la neve?".
Ma prima di addentrarci nel presente, è doveroso un mini recap del passato, cioè di quanto è stato nel corso della maturazione stagionale, che si colloca tra fine ottobre e fine novembre: come di consueto, anche quest'anno la stratosfera autunnale si è presentata al passaggio di consegne stagionale lasciando in eredità una colonna del Vortice Polare molto fredda, a tratti da record.
Nel corso del mese di novembre sono stati ripetuti i tentativi di approfondimento del VP, almeno due, abortiti in "zona cesarini" grazie a particolari predisposizioni di anomalie, il cosidetto Setup Troposferico.
Nello specifico, è noto che una di queste anomalie risiede nell'Artico: la cronica e drastica riduzione dei ghiacci artici nel periodo primaverile/estivo ha raggiunto valori record, specie nell'Artico Siberiano, facendo registrare il 2020 come il secondo peggior anno dopo il 2012.
Tale eredità si ripercuote in maniera importante sulla stagione autunnale, che notoriamente funge da "culla" per quella invernale.
Un'altra importante anomalia è collocabile nel Oceano Pacifico Equatoriale: quest'anno le temperature superficali hanno avuto una netta oscillazione verso anomalie "fredde", generando quel fenomeno noto come La Niña, alter ego del Il Niño ed opposto ad esso per effetti di riassetto in tutto il pacifico, specie al nord, con importanti risonanze sull'intera circolazione mondiale.
Altre anomalie minori, ma partendo dalle due citate, possiamo già raccontare come siano riuscite a rianimare letteralmente una stagione che partiva spacciata sulla carta, generando quei disturbi troposferici sufficienti a far abortire ogni tentativo di condizionamento radiativo, che avrebbe seriamente ipotecato l'intera stagione invernale dell'Emisfero Nord, lasciando ampio campo a lunghi periodi di AO/NAO positivi.
Nello specifico, l'anomalia artica è alla base dell'ottimo imprinting dato all'Alta Pressione Siberiana, la famosa Siberian High o Orso Russo, per usare un termine ben noto: essa è generata dalla discesa di nuclei di VP dall'estremo est siberiano fino a ridosso degli Monti Urali, consentendo alle masse d'aria di termicizzare e continentalizzare, con distribuzione di aria molto fredda a bassissimo contenuto d'umidità nei bassi strati in ampie zone di alta pressione, che costituiscono il nostro blocco ad est.
Anche La Niña sta dando il suo contribuito, sia pacifico che siberiano, alimentando di onde troposferiche (TropoWave) proprio il comparto siberiano e generando quel disturbo ad est del VPS stesso
Da tali anomalie sono nate le recenti ondulazioni d'inizio stagione, tanto per capirci...
Bene, ora proviamo a fare il punto della situazione, partendo dal run serale ECMWF
Ben visibile l'isolamento di un campo di Alta Pressione Polare, la famosa "ciambella", dovuta al taglio della radice dell'Onda Pacifica ad opera del getto polare (cut-off): tanto per capirci, tale manovra è alla base della momentanea pausa dei disturbi al VPS raccontati in precedenza e che avrà il momentano effetto di chiusura del VP troposferico con effetti di rialzo zonale sul nostro comparto fino a ridosso delle prossime festività.
Possiamo anche apprezzare il Siberian High (SH) già ben organizzato: è il leitmotiv che ci accompagna già da un pò di tempo...
Dall'azione combinata Onda Pacifica-Siberian High, nasce una sorta di "ponte" (ridge) che permette di isolare i maggiori nuclui di vorticità positive a favore del lobo siberiano nell'estremo est/Mare di Bering, consentendo al contempo lo svuotamento del gemello canadese ed elevazione azzoriana...
Gli effetti sono ben visibili: aria artica in retrogressione proprio verso la nostra penisola il 25 dicembre...e Buon Natale!
Attendiamo conferme...e i prodromi per l'anno nuovo
Bye,
Admiral Ackbar
Prime dinamiche che accennano ad un MMW, vedremo di che tipo (quotazioni split in lieve salita).. dinamica che si fa mooolto interessante.
...e niente...compare l'Ammiraglio e taaac!
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