Marzo-Primavera 2013 Cosa sta succedendo e perchè?

Pubblicato Venerdì, 29 Marzo, 2013 - 19:44 da "okram"

Molti tra voi si staranno già da qualche giorno chiedendo, dove sia finita la tipica primavera marzolina, con i suoi primi tepori e le giornate soleggiate che almeno di tanto in tanto dovrebbero alternarsi alle spesso improvvise e talvolta anche intense piogge primaverili?

Ebbene, quanto sta accadendo  proprio in questi primissimi giorni di primavera astronomica ha in effetti origini temporali alquanto distanti per caratteristiche alla stagione o periodo attuale, bensi debbono ricondursi a quanto verificatosi attorno all'inizio di gennaio in stratosfera( quote più elevata della atmosfera terrestre).

Più propriamente in quest'inverno tra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio, a seguito del realizzarsi di una serie di concause, che non starò qui ad illustrare per  l'ovvia complessità delle tematiche che dovrebbero essere esposte. Un eccezionale evento di riscaldamento stratosferico definibile  tecnicamente come ESEs Warm e/o SSW ha prodotto un graduale ma crescente sconquasso circolatorio, un pò a tutte le quote dell'atmosfera riverberandosi proprio tra febbraio ed inizio marzo sino alle quote più basse troposferiche, proprio dove noi viviamo. Al contrario però, di quanto solitamente verificatosi in altre situazioni del più o meno recente passato, laddove questi effetti di modifica meteo-climatica e soprattutto circolatoria si realizzavano rapidamente propagandosi nella bassa troposfera (ove, come già detto noi viviamo). In questo evento l'evoluzione è parsa quasi da subito ben diversa dalle precedenti.

Taluni fattori meteocircolatori ed atmosferici infatti che sino a qualche mese fà "tentavano" di opporre una relativa resistenza dal basso, al propagarsi di tale cambiamento-stravolgimento meteoclimatico, vedasi anomalie delle temperature delle acque superficiali degli oceani, Atlantico su tutti, ma non solo. Si sono di fatto sbloccate, proprio sul finire dell'inverno meteorologico.

Sostanzialmente si potrebbe pertanto affermare, pur con innegabili banalizzazioni in materia di competenze di studio e ricerca meteoclimatica, peraltro nemmeno dal sottoscritto possedute.

 Tra la fine di febbraio e la metà del mese in corso, la formazione di un sempre più esteso e forte anticiclone polare, in un periodo dell'anno, senz'altro anomalo rispetto a quanto dovrebbe solitamente per la meteoclimatologia mondiale essere( fine primavera-inizio estate). Ha prodotto un ulteriore indebolimento del  Vortice Polare invernale che invece di ricompattarsi presso la sua  normale sede geografica, ha subito un'ulteriore destrutturazione portando ad un crescente movimento-evoluzione della Corrente a Getto, la quale nel nostro emisfero solitamente muoverebbe da ovest verso est (Westerlies); le quali da circa da un paio d'anni, come peraltro ciclicamente avviene a causa di un importante fattore meteoclimatico invernale la cosidetta QBO, (Quasi Biennal Oscillation) in fase attualmente negativa, ha verosimilmente enfattizato l'anomalia meteoclimatica di cui siamo partecipi in questi giorni/settimane.

Più esattamente si potrebbe spiegare tale evoluzione meteo-circolatoria come il graduale abbassamento del Jet Stream verso le più basse latitudini sub-tropicali e mediterranee, causa un blocco altopressorio, denominabile come Arctic Dipole + ed associato al consequenziale trasferimento di masse d'origine artico-polare presenti alle latitudini più settentrionali oltre il 50-60° parallelo nord, verso  l'Europa Centro-Settentrionale, ovvero a latitudini più basse del normale, un pò come se in Gran Bretagna, Germania e non solo stessero vivendo o vivessero le condizioni climatiche tipiche delle regioni polari, mentre le latitudini più meridionali del comparto euro-atlantico Mediterraneo ed Italia abbiano assunto il  tempo-clima del Centro-Nord Europa. 

L'attuale anomalia verosimilmente andrà smorzandosi, per quanto forse ancora con una certa gradualità, forse già dalla fine della I decade-metà mensile di aprile, ma nonostante ciò la primavera 2013 potrebbe non essere ricordata come tra le più stabili e/o calde della storia e tutto ciò nonostante il maggiore soleggiamento che indurrà il clima mediterraneo a farsi meno rigido procedendo da nord verso sud, pur con ancora qualche incognita per una affatto improbabile ultima sfreddata, prevedibile forse attorno ad inizio aprile, che potrebbe anche più direttamente coinvolgere le aree più meridionali europee., in un'evoluzione meteoclimatica fors'anche per i prossimi anni tutta da seguire, si spera assieme a tutti gli amici di Meteolanterna ma non solo.

Okram

Commenti

 

Giorno a tutti, ad oggi all'incirca dopo un mese dall'inizio della stagione primaverile caratterizzata sin qui da una diffusa variabilità instabile, nonchè piuttosto fresca, specie al Centro-Nord. Le condizioni meteo-circolatorie tenteranno di modularsi verso una circolazione più stabile e maggiormente estiva.In molti infatti, si chiederanno se tale andamento stagionale sia poi cosi anomalo o meno. In effetti negli ultimi 3-5 anni, la stagione primaverile specie con la metà di marzo, cominciava ad assumere frequenti connotati più tipicamente tardo-primaverili, se non quasi addirittura pressocchè estivi, segnatamente su gran parte dell'Europa centro-meridionale ed il Mediterraneo.Volendo pertanto rispondere alla questione relativa alla più o meno fattiva normalità della primavera di quest'anno, si potrebbe dire che la stagione attualmente in corso, potrebbe assomigliare senz'altro più alle primavere tipo degli anni '60/'70/ prima metà anni '80 ovvero  associate a frequenti fasi instabili e perturbate, anche piuttosto fresche se non fredde,piuttosto che a quelle dell'ultimo decennio. Tutto questo a causa di un indice l'AMO(Atlantic Multidecadal Oscillation) negativo od in fase calante e della attività solare decisamente bassa, piuttosto che per altri fattori come le anomalie  delle acque degli oceani e non solo dell'Atlantico ad oggi complessivamente negative e/o neutre.Il prosieguo stagionale inoltre, stante tale per l'appunto la più  meno incidente modifica delle anomalie delle acque superficiali dell'Oceano Atlantic ed Indo-Pacifico,prodotte anche dalle più lontane anomalie ENSO(Nada/Nina) e PacificDecadalOscillation. Potrebbe essere poi segnata da fattori meteo-circolatori non poi cosi trascurabili, fors'anche in prospettiva dei prossimi mesi se non addirittura anni e stagioni future... In ogni caso, verosimilmente dopo l'attuale fase perturbata, che coinvolgerà segnatamente il settore del medio-alto Tirreno, Nord Ovest e gran parte del settore centro-occidentale del Mediterraneo. Una fase atmosferica gradualmente più stabile potrebbe affermarsi, forse già con la fine della I decade di maggio, o la metà del prossimo mese associata ad un clima sempre più mite, se non davvero caldo specie e dapprima al Centro-Sud.Fase atmosferica verosimilmente caratterizzata da una discreta variabilità soleggiata al più moderatamente instabile di origine nord-atlantica o nord europea, specie sul settore alpino e prealpino, alte pianure del Nord e zone interne del Centro; associata a temporali ed instabilità gradualmente però sempre meno estesa e perturbata su aree pianeggianti e/o costiere almeno sul finale del prossimo mese e della stagione meteoclimatica,pur non  potendo almeno ad oggi escludere del tutto la possibilità dell'afflusso di ultimi refoli di masse d'aria moderatatamente fredda di estrazione artico-polare specie alle latitudini più settentrionali del Mediterraneo.


 

Giorno a tutti, ad oggi all'incirca dopo un mese dall'inizio della stagione primaverile caratterizzata sin qui da una diffusa variabilità instabile, nonchè piuttosto fresca, specie al Centro-Nord tenterà di modularsi verso una circolazione più stabile e tipicamente estivs.In molti infatti, si chiederanno se tale andamento stagionale sia poi cosi anomalo o meno. In effettinegli ultimi 3-5 anni, la stagione primaverile specie con la metà di marzo, cominciava ad assumere frequenti connotati più tipicamente tardo-primaverili, se non quasi addirittura pressocchè estivi, segnatamente su gran parte dell'Europa centro-meridionale ed il Mediterraneo.Volendo pertanto rispondere alla questione relativa alla più o meno fattiva normalità della primavera di quest'anno, si potrebbe dire che la stagione attualmente in corso, potrebbe assomigliare senz'altro più alle primavere tipo anni '60/'70/ prima metà anni '80 associate a frequenti fasi instabili e perturbate, anche piuttosto fresche se non fredde. Tutto questo a causa di un indice AMO(Atlantic Multidecadal Oscillation) negativo od in fase calante e da attività solare decisamente bassa, piuttosto che a quelle primavere vissute ancora recentemente dalle caratteristiche spesso quasi estive.Il prosieguo stagionale inoltre, stante tale relativa modifica delle anomalie delle acque superficiali dell'Oceano Atlantico ma non solo, indotte anche dalle più lontane anomalie ENSO-PDO complessivamente neutro-negativa potrebbe non essere poi segnato da un fattore meteo-circolatorio  poi cosi trascurabile, specie in prospettiva dei prossimi mesi se non addirittura anni e stagioni future... In ogni caso, verosimilmente dopo l'attuale fase perturbata che coinvolgerà segnatamente il settore del medio-alto Tirreno, Nord Ovest e gran parte del settore centro-occidentale del Mediterraneo; una fase atmosferica gradualmente più stabile potrebbe affermarsi, forse già con la fine della I decade di maggio, o la metà del prossimo mese associata ad un clima sempre più mite, se non davvero caldo specie e dapprima al Centro-Sud, con variabilità soleggiata al più moderatamente instabile di origine nord-atlantica o nord europea, specie sul settore alpino e prealpino, alte pianure del Nord e zone interne del Centro, con temporali ed instabilità gradualmente sempre meno estesa e perturbata su aree pianeggianti e/o costiere almeno sul finale del prossimo mese e della stagione meteoclimatica.


 

Giorno a tutti, ad oggi all'incirca dopo un mese dall'inizio della stagione primaverile caratterizzata sin qui da una diffusa variabilità instabile, nonchè piuttosto fresca, specie al Centro-Nord tenterà di modularsi verso una circolazione più stabile e tipicamente estivs.In molti infatti, si chiederanno se tale andamento stagionale sia poi cosi anomalo o meno. In effettinegli ultimi 3-5 anni, la stagione primaverile specie con la metà di marzo, cominciava ad assumere frequenti connotati più tipicamente tardo-primaverili, se non quasi addirittura pressocchè estivi, segnatamente su gran parte dell'Europa centro-meridionale ed il Mediterraneo.Volendo pertanto rispondere alla questione relativa alla più o meno fattiva normalità della primavera di quest'anno, si potrebbe dire che la stagione attualmente in corso, potrebbe assomigliare senz'altro più alle primavere tipo anni '60/'70/ prima metà anni '80 associate a frequenti fasi instabili e perturbate, anche piuttosto fresche se non fredde. Tutto questo a causa di un indice AMO(Atlantic Multidecadal Oscillation) negativo od in fase calante e da attività solare decisamente bassa, piuttosto che a quelle primavere vissute ancora recentemente dalle caratteristiche spesso quasi estive.Il prosieguo stagionale inoltre, stante tale relativa modifica delle anomalie delle acque superficiali dell'Oceano Atlantico ma non solo, indotte anche dalle più lontane anomalie ENSO-PDO complessivamente neutro-negativa potrebbe non essere poi segnato da un fattore meteo-circolatorio  poi cosi trascurabile, specie in prospettiva dei prossimi mesi se non addirittura anni e stagioni future... In ogni caso, verosimilmente dopo l'attuale fase perturbata che coinvolgerà segnatamente il settore del medio-alto Tirreno, Nord Ovest e gran parte del settore centro-occidentale del Mediterraneo; una fase atmosferica gradualmente più stabile potrebbe affermarsi, forse già con la fine della I decade di maggio, o la metà del prossimo mese associata ad un clima sempre più mite, se non davvero caldo specie e dapprima al Centro-Sud, con variabilità soleggiata al più moderatamente instabile di origine nord-atlantica o nord europea, specie sul settore alpino e prealpino, alte pianure del Nord e zone interne del Centro, con temporali ed instabilità gradualmente sempre meno estesa e perturbata su aree pianeggianti e/o costiere almeno sul finale del prossimo mese e della stagione meteoclimatica.