Il Favonio

Ritratto di Danineve
Pubblicato Mercoledì, 5 Dicembre, 2012 - 15:57 da Daniele "Danineve" Gori

Spesso la Liguria, è spazzata da venti settentrionali molto secchi che rendono la visibilità ottima e il color del cielo di un azzurro intenso di giorno, con albe e tramonti mozzafiato. 

Sono giornate nel quale gli splendidi paesaggi liguri danno il meglio di loro. 

In inverno le temperature sotto favonio (o Föhn) risultano miti e gradevoli, mentre in estate possono essere estremamente torride (calde e secche quindi). Spesso infatti i valori di temperature record in estate sono raggiunte proprio sotto i venti di favonio.

Da cosa è generato questo vento cosi secco, caldo e "pulito"? 

Innanzitutto questo fenomento viene chiamato tecnicamente Favonio ed è un vento di caduta che si genera a seguito di un'incontro / scontro tra una massa d'aria e una catena montuosa.

Quando una generica massa d'aria incontra un ostacolo montuoso questa tende a salire di quota per effetto dello sbarramento orografico, si raffredda e le particelle che la compongono condensano generando le nubi, talvolta possono provocare precipitazioni intense e nevose lungo il crinale (precipitazioni da Stau o "sbarramento").

Una volta raggiunta la sommità della catena montuosa l'aria, che è un fluido e come tale si comporta, è costretta a scendere per gravità lungo il versante opposto della montagna, scendendo acquista velocità via via maggiori. I processi che avvengono nella fase di discesa sono esattamente l'opposto rispetto a quelli avvenuti in fase di ascesa infatti, la nostra massa d'aria viaggiando a grandi velocità verso valle tende a comprimersi, si scalda e perde gran parte della sua umidità relativa.

Una volta raggiunti i livelli prossimi al suolo la massa d'aria ormai secca e calda si riversa nelle pianure e lungo le vallate, causa un brusco innalzamento della temperatura e un vertiginoso crollo igrometrico (umidità), con l'umidità che può variare tra il 15% e il 30% e nei casi più eccezionali la percentuale di vapore acqueo presente nell'aria può essere inferiore al 10%.

In Italia (soprattutto Italia Settentrionale) l'effetto favonico è un fenomeno molto comune nei mesi invernali quando le fredde e umide correnti provenienti dal Nord Europa incontrano un muro quasi invalicabile, le Alpi. Le Alpi rappresentano un vero e proprio ostacolo per le correnti instabili provenienti da Nord, e una volta superate la corrente d'aria da instabile si stabilizza, perde l'umidità relativa e si riversa sotto forma di forti venti settentrionali in Pianura Padana nonché sulla Liguria.

Ecco un'immagine eloquente del Dicembre 2012, salta subito all'occhio come la catena alpina blocchi la fredda perturbazione in discesa dal Nord Europa, ma soprattutto è incredibile pensare che tutto il Nord Italia si gode una giornata di sole con temperature gradevoli mentre in Svizzera, Francia e Austria imperversano bufere di neve e vento con temperature sotto zero.

 

Il favonio in primavera e in estate è spesso associato all'arrivo dell'anticiclone delle azzorre che spazza via qualunque tipo di nuvole umide di mare (la classica maccaja ligure), fardello del tempo ligure durante la bella stagione. Le fasi liguri estive caratterizzate dal vento settentrionale sono spesso fresche di notte e molto calde di giorno ma non afose.  

Non a caso valori superiori ai 32° nella fascia costiera ligure si possono raggiungere solo con venti da nord favonizzati che, comprimendosi nella loro caduta, generano quel vento secchissimo ed estremamente caldo che permette ai termometri di salire a valori decisamente poco abituali in un lembo di terra costantemente raffreddato (in estate) dal mare.

Commenti

Ritratto di Marika Carlini

Davvero interessante. ...bellissimo articolo grazie !


Ritratto di danielg

in effetti interessante e di facile comprensione. Grazie Danineve


Ritratto di Niccolo' Basvecchi

interessante, ottimo