Autunno 2013 in Liguria: piogge e temporali nel centro-levante, siccità a ponente.

Ritratto di Conrad
Pubblicato Sabato, 9 Novembre, 2013 - 15:53 da Stefano "Conrad" Massini

Ottobre e inizio Novembre è il mese delle piogge nell’area Tirrenica centro-occidentale.

Con una media mensile negli ultimi 30 anni di 182 mm nella la città di Genova (vedi dati completi), Ottobre e Novembre si confermano decisamente più piovosi degli altri mesi dell’anno

Fino alla data in cui è stato redatto questo approfondimento (il 9 novembre 2013), possiamo al contrario affermare che ciò si è dimostrato vero solo per una parte della Liguria, regione a cui facciamo ovviamente riferimento.

Un veloce sondaggio su quanto è piovuto negli ultimi 30 giorni tra un qualsiasi abitante della fascia ligure di ponente e un abitante del levante ligure, porterà senza alcun dubbio a risposte completamente opposte: estremamente siccitoso a ponente, estremamente piovoso a levante, con Genova nel mezzo, e non solo dal punto di vista geografico, con accumuli minori rispetto al levante ma decisamente maggiori rispetto alla fascia ponentina.

In questo approfondimento valuteremo, dati alla mano, questa differenza e proveremo a spiegarvi come sia possibile che, a pochi chilometri di distanza, ci possano essere valori precipitativi così diversi.

DATI PLUVIOMETRICI

La cartina ARPAL per la fase di maltempo dell’8 Novembre racchiude un po’ il senso di tutto questo approfondimento: ponente all’asciutto, forti accumuli nel Tigullio e nello spezzino (in questo caso specifico meno coinvolto), Genova ai limiti delle piogge ma quasi sempre coinvolta anche se con fenomeni di minore intensitá o, meglio dire, minore persistenza.

Verifichiamo l’esempio appena mostrato con dati pluviometrici statisticamente più probanti, mediante i valori registrati da varie centraline ARPAL dal 10 ottobre al 9 novembre 2013.

Il primo dato (immagine qui sopra) fa riferimento a Sanremo, che con 20mm di accumuli mensili risulta estremamente sotto la media normalmente registrata in questo periodo, anzi si puó dire un dato decisamente siccitoso. Solo di qualche mm maggiore i dati di tutto il savonese.

A fare da contraltare vi é il dato di 210 mm della stazione di Chiavari, più di 10 volte maggiore rispetto alle zone del ponente. Un dato di poco sopra la media mensile degli ultimi 30 anni, ma che risulta estremamente significativo se comparato proprio alle precipitazioni del ponente.

In mezzo vi é Genova. Con 115 mm Il capoluogo ligure risulta sottomedia rispetto agli ultimi anni, anche se i numerosi temporali, brevi ma estremamente carichi da un punto di vista precipitativo (come il temporale del 29 settembre o del 23 ottobre (vd meteo diretta)), hanno contribuito ad alzare la media precipitativa, decisamente maggiore rispetto ai valori siccitosi del ponente ligure.
In dati piú specifici si nota una diversitá di valori fra il ponente cittadino (Voltri) e il levante (Quinto), segno che, anche se meno evidente, il trend appena emerso é confermato anche all'interno della stessa cittá di Genova.

Ancora piú schiacciante la differenza se analizziamo l'immediato entroterra, che, ricordiamo, ha sempre valori pluviometrici maggiori rispetto alla costa (a causa dell'effetto stau).

I 90 mm del Colle del Melogno (qui sopra), nell'entroterra di Finale Ligure, fra le zone piú piovose del ponente, sono irrisi dai 750 mm di Cabanne, in Valle d'Aveto (qui sotto).

PERCHÉ QUESTA DIFFERENZA?

Partendo dal presupposto che storicamente Genova e tutto il levante ligure e l'alta Toscana sono zone maggiormente soggette alle piogge rispetto al ponente, una differenza coí marcata giustifica in ogni caso la domanda che ci stiamo ponendo.

Semplificando una trattazione, che certamente avrebbe la necessitá di maggiore spazio e precisione, possiamo individuare le seguenti cause:

  1. Reiterazione di configurazioni atmosferiche molto simili per tutto l'autunno: per uno strano gioco del caso tutte le perturbazioni che sono finora arrivate hanno avuto una dinamica estremamente simile, e tutte a favore delle piogge sul centro-levante.
  2. Legata alla precedente concausa, vi é la scomparsa di quelle perturbazioni autunnali corpose a livello di struttura, ovvero quelle figlie di una perturbazione atlantica che poi, una volta entrata nel mar Mediterraneo, crea una depressione mediterranea, portando piogge moderate ma continue per 24 o anche 36 ore in tutta la Liguria.
  3. Quasi tutte le piogge hanno avuto caratteristiche di temporale, determinate da uno scontro tra Tramontana e Scirocco al suolo. Si puó pertanto dire che ha piovuto poco, ma dove lo ha fatto le piogge sono state decisamente copiose.

Reiterazione delle stesse condizioni

Vediamo ora una tipica configurazione dell'autunno 2013, rivista piú e piú volte in questa stagione autunnale 2013.

Dalla carta qui sopra si nota la bassa pressione di origine atlantica in nord Europa che affonda verso la Liguria un tipico fronte perturbato con un asse ovest-est.

La caratteristica di questi fronti nord atlantici é quello di essere governato da correnti in quota (a 3000 metri, le correnti che sorreggono le grandi masse nuvolose e quindi le piogge) che vanno da ovest verso est.

Come si evince dalla carta qui sopra, la posizione del levante ligure risulta perfettamente perpendicolare alle correnti in quota, ed ecco che risulta normale che sia proprio il levante ad essere la prima zona interessata dalla piogge.

Assenza delle tipiche perturbazioni mediterranee

Il continuo manifestarsi quasi ossessivo delle caratteristiche viste in precedenza ha inibito la formazione di basse pressioni mediterranee nel Mar Mediterraneo occidentale, quelle che mostriamo nella cartina di seguito, e che sono responsabili dell'arrivo di piogge piú durevoli e piú uniformi in tutto il territorio ligure (ma non solo).

Più temporali che piogge!

Strutture simili a quelle che si sono avute questo autunno (e mostrate nel punto 1), unite ad un autunno con temperature piú alte della media sia dell'atmosfera che della superficie marina, favoriscono la nascita di temporali sul mare o nei pressi della costa che, nei casi di maggior persitenza, sfociano nei temuti temporali autorigeneranti, quelli responsabili di tutti i violenti acquazzoni e, nei casi peggiori, delle alluvioni degli ultimi anni.

Vediamone la tipica genesi.

Venti piú freschi di tramontana si scontrano con venti sciroccali da sud, estremamente carichi di umiditá.

 

Nello scontro l'aria calda, piú leggera, sale, condensa, forma nubi cumuliformi (Cumulonembi) che vengono trasportati verso il levante ligure in seno alle correnti in quota da ovest verso est viste nel punto 1.

Ed ecco cosa accade, nel radar dell’ 8 Novembre 2013, assai didattico: ponente sotto venti secchi da nord, quindi lontano dalle precipitazioni, centro e levante colpito da temporali intensi e piogge continue ma molto localizzate.

Questa configurazione appena descritta risulta comune in autunno, ma la sua continua ripetizione, associata all'assenza di altre configurazioni tipiche autunnali che quest'anno non si sono viste per nulla (fino ad ora), ha generato questo forte squilibrio climatico tra diverse zone della nostra regione che i dati mostrano inequivocabilmente.

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Ritratto di Wario

perfetto come sempre