Siccità sempre più grave in Piemonte e Liguria.

Ritratto di Danineve
Pubblicato Venerdì, 20 Ottobre, 2017 - 16:10 da Daniele "Danineve" Gori

E' inutile nascondersi dietro un dito o far finta di nulla solo perchè dai rubinetti di casa nostra continua a uscire acqua, ma se guardiamo in faccia la realtà e spulciando qualche dato dobbiamo essere consapevoli che stiamo vivendo una tra le siccità peggiori di sempre, paragonabile solo ai lunghi periodi siccitosi del triennio 1988-1989-1990.

Dopo un inverno e una primavera con pochissime precipitazioni, un'estate di caldo record che ha portato anomalie termiche a livello nazionale che hanno superato i +2.4°C rispetto alla media 1971-2000 e con un deficit idrico pari 41% (dati ISAC-CNR), l'inizio dell'autunno non ha di certo riportato la situazione alla normalità anzi, possiamo dire con certezza che è peggiorata ulteriormente specialmente al nord Italia.

La situazione peggiore sul fronte della siccità si riscontra al nord ovest e segnatamente sul Piemonte meridionale dove la siccità è estrema secondo una relazione pubblicata dall'agenzia ARPA Piemonte; pensate che dopo l'ultima terribile alluvione del Tanaro e della Bormida di novembre 2016 che ha messo in ginocchio le omonime valli, i due corsi d'acqua non hanno mai raggiunto una portata cosi bassa dal secondo dopoguerra come quest'anno (alla pari della siccità del 1990)... in pratica due eventi estremi in meno di un anno di distanza l'uno dall'altro!

Come potete vedere nella cartina sottostante la siccità è estrema sul versante padano appenninico del Piemonte (bacini del Tanaro, Bormida, Orba, Stura), severa sui bacini delle Alpi Marittime e Cozie mentre moderata o assente sul Piemonte settentrionale che ha potuto beneficiare dei temporali estivi. Tale cartina è stata elaborata da ARPA in base ad un particolare indice statistico di piovosità (SPI=Standardized Precipitation Index) che quantifica il deficit o il surplus di pioggia rispetto ai valori medi mensili su diverse scale temporali (6 mesi in questo caso).

 

(Fonte: Arpa Piemonte)

Anche in Liguria la siccità è grave anche se non a livelli cosi critici del Piemonte, lo notiamo dal livello dei laghi artificiali sempre più basso, dai principali torrenti quasi o totalmente a secco, dalla polvere che si solleva dal suolo camminando nei sentieri appenninici ma è sicuramente chi lavora a diretto contatto con la natura che, sfruttando pertanto le sue risorse, sente il peso di una crisi idrica sempre più marcata.

Parlando di laghi artificiali la società IREN ha reso noto di recente che i principali bacini di approvigionamento idrico che riforniscono di acqua potabile la città e l'intera provincia di Genova sono in forte deficit in particolare il lago di Val Noci ove manca più del 75% di acqua mentre il lago di Gorzente (vedere foto sotto) invece è vuoto al 66%. Il Brugneto che è il bacino più grosso e che rifornisce d'acqua non solo Genova ma in parte anche il piacentino è pieno al 43% rispetto alla sua capacità massima, cioè manca più della metà dell'acqua.

(Lago del Gorzente - Genovapost.com)

Sembra invece migliore la situazione idrometrica del lago di Osiglia nell'entroterra savonese dove manca, a occhio, un 20-30% di acqua.

(Lago di Osiglia - Foto di Daniele Gori)

I dati e le foto non lasciano di certo presagire nulla di buono in prospettiva: quello che possiamo dire oggi con un certo grado di certezza è che non abbiamo sufficiente acqua a disposizione per fronteggiare un altro mese di assenza di piogge. E' molto probabile che se a novembre non si metterà a piovere seriamente (e con seriamente intendiamo giornate di pioggia intere non rapidi acquazzoni di breve durata) allora si potrebbe arrivare all'inizio di dicembre, se non prima, con i primi provvedimenti riguardanti una possibile riduzione della pressione idrica nei tubi, razionamenti o uso di autobotti come già sta accadendo in alcuni comuni del Piemonte. 

Nel momento stesso in cui tale articolo viene redatto non si hanno buone notizie da parte dei modelli a lungo termine, anzi... sono pessime!

Dopo una breve fase instabile tra sabato e domenica mattina, che potrebbe portare qualche debole pioggia in Liguria distribuita in modo molto irregolare, il mese di ottobre si concluderà con un nuovo potente anticiclone che peggiorerà una situazione già molto grave e che nessuno può sapere quando potrà terminare.

Vogliamo concludere questo articolo cercando di sensibilizzare il più possibile i lettori nel fare buon uso dell'acqua, cercando di limitarne il suo utilizzo se non strettamente indispensabile e soprattutto di non abusarne perchè l'acqua è un bene comune, un bene non solo per l'uomo ma anche per gli animali, per la natura... per la vita!